Oggi abbiamo intervistato Laura Messori, responsabile del sito www.lauramessoristudio.it, sulle nuove tendenze in ambito architettonico.
Quali sono gli stili di arredamento per una casa?
Premesso che ogni architetto ha, o dovrebbe avere, il suo stile personale, gli stili da seguire per progettare l' arredamento di un appartamento o villa sono principalmente due: classico e moderno. Con tutte le varianti che fanno capo ad ognuno dei due casi.Personalmente trovo molto più semplice arredare in stile "classico", inteso nel vero senso della parola, dove tutto il progetto, a mio parere, segue due o tre regole elementari e tutto il resto è solo una ripetizione di questo schema eventualmente arricchito di decori o simboli.
Appartamento in stile classico – Genova
Il risultato, se tutto viene realizzato correttamente, ha avuto sempre molto successo e tuttora le case classiche hanno molti estimatori soprattutto in clienti stranieri che acquistano in Italia. Per stile "classico" spesso a volte si intende anche lo stile "shabby chic" e altre varianti dello stile New England oppure lo stile provenzale ormai molto visto un po' in tutte le varianti.Lo stile "moderno" ha molte interpretazioni che vanno dallo stile "minimal" allo stile "orientale", da quello "ipertecnologico" a quello di ispirazione naturale "feng sui"e tutti vanno benissimo seconda dei gusti di chi commissiona il progetto. Io ho già realizzato e sono in grado di seguire tutti gli stili richiesti ma questo non significa che mi trovino in sintonia, quello che più mi piace è fare qualcosa di non ancora visto da nessuna parte ed è ancora meglio se lo riesco a fare assieme ai padroni di casa...fantastico!
Quali sono le ultime tendenze o gli stili più richiesti in questi ultimi anni?
Se posso fare un' osservazione direi che le ultime tendenze sono un po' "tristi" nel senso che ora esiste una grande ricerca del materiale naturale e del colore scuro sia nelle pareti che nei tessuti, del ritorno al design degli anni 60", del cemento magari si poi alternato a grandi spazi vetrati ma il tutto risulta a mio parere un po' deprimente. Secondo me bisogna stare attenti a non seguire troppo le mode proposte dalle riviste del settore ma fare fare un progetto riferito sia allo spazio in cui si deve intervenire che al proprio stile personale, utilizzando però tutte le innovazioni illuminotecniche e tecnologiche.Riguardo agli stili più in auge direi che gli stili più richiesti in questi ultimi decenni siano stati quelli "orientali" tipo SPA cioè grande utilizzo del legno scuro come il wengè e pareti color tortora e all' opposto quello "shabby chic" tutto in legno bianco più o meno decapato, trine e colori pastello.
La natura degli spazi può influire sullo stile dell' arredamento (per esempio, la grandezza della stanza, l'esposizione, la luminosità..)?
Secondo me si, la natura degli spazi può influire sulla scelta iniziale in quanto lo stile "classico" di cui parlavo all'inizio dell'intervista ad esempio prevede necessariamente il rispetto di alcune regole di progettazione come la larghezza dei braghettoni delle porte, la dimensione delle spalle in muratura e la realizzazione di archi e volte che comportano un dispendio maggiore di spazio, di conseguenza l'ambiente in cui si deve intervenire necessita di maggiore superficie.Anche se questa regola non vale sempre il tipo di palazzo in cui si interviene può influenzare la scelta dello stile in cui si vuole realizzare il progetto di una casa. È difficile immaginare di entrare in un appartamento in stile classico con archi, volte e capitelli quando si esce dall'ascensore di un palazzo razionalista.
Lo stile "moderno" è molto più libero e permette di ottenere ambienti ben disegnati anche in spazi più contenuti pur nel rispetto delle regole di illuminazione e di esposizione.
Appartamento in stile moderno con cucina "open space" - Genova
Normalmente nello stile "moderno" di oggi si adibisce alla zona soggiorno la parte con la migliore esposizione a discapito delle camere da letto e della cucina anzi quest' ultima è spesso integrata ad esso in un open space.
Ci sono dei "grandi" a cui ci si può ispirare o che hanno ideato un particolare stile? E in caso, da chi trae ispirazione per i suoi lavori?
Si ci sono stati degli ispiratori, i cosidetti maestri dell' architettura moderna che hanno fatto scuola da Le Corbusier a Mies Van Der Rohe o da Louis Khan o Kenzo Tange ma a mio parere ognuno di noi poi ha tratto da questi grandi le proprie ispirazioni.Notevole è stato poi l'apporto degli architetti della fine del 1900 fine come Renzo Piano, Richard Meyer, Frank Ghery o in questo secolo Carlos Zapata e il bravissimo più recente Kengo Kuma.Personalmente ho una vera e propria passione per l'opera di Carlo Scarpa grande architetto o meglio grande artista degli anni '60 secolo scorso. Devo ammettere che è molto difficile riuscire a interpretare la sua opera, diciamo però che è sempre presente nella mia progettazione come musa ispiratrice che assieme alla linearità degli spazi bianchi dell' architettura riferita all'opera di Richard Meyer riesce a creare a mio parere la giusta proporzione tra fantasia, particolarità dei materiali e rigore dello spazio.
Carlo Scarpa - Negozio Olivetti - Venezia
Ringraziamo nuovamente Laura Messori e le auguriamo buon lavoro.