Cosa mangiare in estate: i consigli del Professionista!
Dopo Natale e Pasqua, l’estate è uno di quei periodi dell’anno in cui è più facile commettere sgarri e cedere alle tentazioni. A chi non è successo di farsi facilmente convincere dalla vetrina di una gelateria? Il nostro Professionista Roberto Cannataro, nutrizionista che si occupa di alimentazione da oltre 25 anni, ci racconta quali cibi sono da preferire per una giornata in spiaggia e cosa invece sarebbe meglio evitare.
Qual è il pranzo ideale per la spiaggia?
Il miglior cibo da mare è quello digeribile. Ricordiamo tutti le nostre mamme che ci gridano di aspettare per fare il bagno e per pranzo allestivano un vero e proprio banchetto, non proprio l’ideale per tenersi leggeri e favorire la digestione. Sono da preferire pasti con pochi grassi, che comprendono soprattutto proteine e carboidrati. Approvata anche l’insalatona, purché contenga una fonte proteica magra, come il tonno o il pollo, magari con delle patate lesse e del mais, che danno l’apporto di carboidrati ma non in quantitativi esagerati.
Pasta fredda: si o no?
Si se fatta tipo insalata, quindi ricca di ortaggi, verdure, con una componente proteica leggera. Attenzione ai würstel, sia di pollo che tacchino, poiché risultano grassi. Mentre la frittata di pasta è da evitare per un discorso calorico e digestivo: più un cibo è impegnativo da digerire più sangue richiamo allo stomaco allontanandolo da altre aree del corpo. In questi casi aumenta la probabilità di congestione e svenimento. Dopo un pasto, soprattutto se abbondante, l’afflusso di sangue verso lo stomaco aumenta. Se durante la digestione ci si espone a uno sbalzo termico forte e improvviso il cervello richiama il sangue dall’addome, bloccando così la digestione. Attenzione anche alle bevande ghiacciate.
Come comportarsi con la frutta dolce?
La frutta è assolutamente consigliata, soprattutto quella colorata e di stagione. È facile da digerire, ricca di fibra, vitamine, sali minerali e acqua, quest’ultima fondamentale per idratare le cellule, regolare la temperatura corporea e dare una sensazione di freschezza. In spiaggia, per esempio, una bella fetta di anguria è perfetta per uno spuntino fresco e dissetante: si comporta bene a livello calorico, è fonte di vitamine A,C e B6 e di sali minerali. Se non sei un amante dell’anguria nessun problema, l’estate offre una vasta gamma di frutti tra cui scegliere: melone, pesche, albicocche, prugne, susine, uva.
Posso mangiare il cocco?
Delizia esotica, il cocco è un frutto ricco di grassi e perciò molto calorico. Ciò lo rende poco adatto al mare perché lento da digerire. Un paio di strisce sono comunque accettabili, facendo attenzione a non esagerare.
Pizza, panini e piadine?
La pizza sarebbe da evitare perché è ricca di zuccheri e spesso è arricchita con grassi o farciture molto abbondanti (salumi, formaggio) che la rendono pesante e rallentano la digestione. Se proprio non si può fare a meno è meglio prediligere condimenti a base di verdure. Panini e piadine, invece, vanno bene, anche qui con un occhio di riguardo alla scelta dei condimenti.
Il cibo tentatore dell’estate
Purtroppo il gelato è la principale tentazione estiva! È piacevole, fresco quindi è più facile trasgredire, ma è altamente calorico, cosa che lo rende sconsigliato al mare. A questo proposito una precisazione va fatta riguardo al ghiacciolo: si tende a pensarlo più leggero del gelato, ma in realtà contiene un elevato quantitativo di zuccheri, indispensabili per ghiacciare. Meglio, se possibile, optare per una granita: è meno ghiacciata e dunque contiene meno zuccheri. Se durante le vacanza non si riesce a rinunciare a questa dolce tentazione, una soluzione potrebbe essere quella di preparare in casa qualcosa stile sorbetto: quindi frullare della frutta, magari già congelata con dello yogurt e poi ripassare in congelatore. È un’alternativa validissima, piacevole e fresca e indubbiamente migliore dal punto di vista nutrizionale.
Che succede da settembre?
A settembre si torna alla solita routine: stress, lavoro, impegni. Questo è anche il mese con più richieste di nutrizionisti. Per iniziare un percorso con un professionista la cosa fondamentale è essere davvero convinto di volerlo fare perché l’alimentazione ha un forte impatto sulla nostra vita quotidiana, non ci si pensa ma è così, quindi bisogna essere motivati a fare un po’ di cambiamenti altrimenti non si raggiungerà un risultato valido.
Le figure professionali a cui affidarsi
Le tre figure autorizzate a fare piani alimentari sono il dietista, il nutrizionista e il dietologo. Il dietista nasce in ambito clinico, va a creare e far applicare le diete prescritte dal medico e può proporre un piano a chi ha una determinata patologia. Non essendo un medico non può prescrivere farmaci.
Il nutrizionista è un biologo, valuta i fabbisogni nutritivi ed energetici delle persone ed elabora schemi alimentari di conseguenza. Può prescrivere integratori, ma anche lui, non essendo medico, non può prescrivere farmaci. È considerato un esperto in materia di “benessere”, in grado di consigliare il paziente a 360°.
Infine, il dietologo è la figura più titolata e completa nell’ambito della nutrizione: è un medico che ha conseguito la successiva specializzazione. A differenza delle precedenti figure, sono di sua competenza la diagnosi di eventuali patologie e la prescrizione della dieta, oltre che di farmaci e di esami. Il dietologo ha responsabilità clinica dei pazienti.