Diventare un PR di successo: requisiti professionali e consigli pratici dagli esperti
Il PR è un professionista che si occupa della gestione delle relazioni che si vanno a creare tra aziende e clienti.
Fare il PR permette inoltre di lavorare divertendosi e, se si desidera svolgere questo lavoro con successo, bisogna dunque acquisire dei requisiti professionali specifici e adottare alcuni importanti accorgimenti.
1. Il successo delle aziende
Il PR riveste un ruolo chiave per il successo delle aziende, poiché uno degli aspetti cruciali sono proprio le relazioni con i clienti. È inutile disporre di grandi idee o risorse se poi non si investe nelle pubbliche relazioni, in quanto gli affari avrebbero davvero scarse possibilità di decollo.
2. I compiti di un PR
Un PR deve occuparsi di:
Tenere costantemente aggiornati i clienti sulle novità di un'azienda o locale pubblico mantenendo vivo il loro interesse;
Procurare nuovi clienti e fidelizzarli;
Diventare un personaggio che invoglia i clienti a recarsi in quel determinato locale per incontrarlo;
Far sentire ogni singolo cliente speciale;
Svolgere un ruolo di intermediario tra le aziende e i clienti;
Fare in modo che i clienti abbiano un buon ricordo dell'evento e ne parlino bene ad amici e conoscenti.
Bisogna inoltre aggiungere che vi sono due tipologie di PR, quello delle discoteche e quello degli eventi aziendali:
PR da discoteca: non sono richieste specifiche preparazioni, tanto da poter essere svolto anche da studenti e ragazzi giovani privi di esperienze lavorative. Dal PR da discoteca ci si aspetta più che altro bella presenza, spigliatezza e dimestichezza con i social networks. Il suo scopo finale è quello di registrare più ingressi possibili attraverso la sua lista.
PR aziendale: se si desidera diventare un PR aziendale, è necessario frequentare dei corsi di tecnologie di marketing e comunicazione, poiché ci si rivolge a dei professionisti che intendono effettuare degli investimenti o concludere delle trattative di partnership.
3. Diventare PR di successo: i primi passi
Per diventare un PR di successo, oltre a disporre di una buona dialettica e di un carattere aperto, bisogna muovere i seguenti primi passi:
Conoscere a fondo il cliente: bisogna rivolgersi ad una determinata nicchia e darle ciò che sta cercando. Questo significa documentarsi e rimanere sempre aggiornati sulle ultime tendenze;
Credere nel prodotto che si intende vendere: domandarsi perché un cliente dovrebbe acquistarlo e sceglierlo tra molti altri. In questo caso è quindi bene mostrare tutti i benefici che ne potrebbe trarre;
Conquistare la fiducia del cliente: poiché ci si rivolge a persone fisiche, è bene spiegare loro il motivo dei propri investimenti su quel determinato bene o servizio, parlare apertamente delle proprie passioni, farle avvicinare e fare in modo che queste diventino parte integrante della loro realtà, diversamente si allontanerebbero e si rivolgerebbero ad altre aziende. Un altro aspetto molto importante sono eventuali referenze, attestati ed esperienze: se ci sono è giusto farli uscire allo scoperto e fare in modo che il pubblico possa testarne la veridicità. Bisogna essere onesti e trasparenti al 100%, in quanto oggigiorno è molto facile effettuare delle ricerche su una determinata impresa e una sola recensione negativa sul web potrebbe metterla in cattiva luce;
Saper creare relazioni con il pubblico giusto offrendogli un assaggio del bene/servizio che si intende vendere, per esempio una guida gratuita, un drink gratis, un codice sconto, un ingresso omaggio e via discorrendo;
Comunicazione immediata: per fidelizzare i clienti, bisogna rispondere prontamente alle loro domande/richieste. Questo li fa sentire subito importanti e propensi a usufruire del bene o servizio. Se per qualsiasi ragione non è possibile rispondere entro breve, chiedere scusa per il ritardo.
4. Diventare PR di successo: che cosa serve
Una volta apprese le basi di come si diventa un PR di successo, è necessario creare una rete di relazioni più fitta possibile nelle seguenti modalità:
Presenza: bisogna mettere la faccia in tutto ciò che si fa e presenziare agli eventi in prima persona;
Sorridere: un sorriso sincero è uno dei migliori biglietti da visita, in quanto capace di far sentire immediatamente a suo agio qualunque persona;
Parlare e scrivere: sono doti fondamentali per trasmettere i giusti messaggi sia al pubblico finale che ai media.Non si tratta di mera fortuna, ma frutto di studi, allenamenti e sacrifici.Bisogna inoltre aggiungere la propria personalità per sapersi distinguere dalla concorrenza;
Social Media: sono l'animo della comunicazione, quindi via libera a forum e social network come Facebook, Instagram e Twitter. Più si è attivi all'interno di queste piattaforme e più il pubblico si accorgerà della propria presenza online. Bisogna fare in modo che sempre più persone parlino dell'attività commerciale: solo in questo modo si diventerà virali;
Produttività: scrivere, scrivere e ancora scrivere per distinguersi dal milione di utenti che utilizza Internet. Per rimanere attivi è necessario aggiornarsi costantemente sulle tendenze del momento e parlare creando degli articoli ad hoc. Uno stratagemma infallibile è quello di controllare giornalmente Google Trend e cercare di arrivare prima degli altri internauti al fine di accaparrarsi una posizione di vantaggio.
5. Organizzare gli eventi
Per la buona riuscita di un evento, è necessario prendere in considerazione i seguenti aspetti:
importanza dell'evento;
importanza dei professionisti che verranno coinvolti;
numero di partecipanti;
budget disponibile.
Ricordare che gli eventi sono la vetrina di un'impresa, pertanto è bene pianificare con precisione tutte le sue componenti per scongiurare spiacevoli imprevisti, i quali potrebbero compromettere la buona riuscita di una negoziazione importante e la perdita di denaro. Un buon trucco per iniziare è quello di individuare quali sono gli eventi di maggiore portata della propria zona di interesse (come potrebbe essere l’organizzazione del Capodanno Roma nei principali locali della città) e di proporsi come stagista per i PR che già sono coinvolti nell’organizzazione, così da imparare davvero sul campo e, perché no, essere ingaggiati da subito per qualche piccolo compito.