Rischio sismico: come proteggersi e prevenire danni

Rischio sismico: come proteggersi e prevenire danni

L'Italia è un Paese noto per la sua attività sismica. Le scosse possono colpire improvvisamente, causare danni significativi agli edifici e mettere a rischio la vita delle persone. In questo articolo esploreremo il rischio sismico in Italia, i possibili danni e cosa puoi fare per prevenirli.

1. Il Rischio Sismico in Italia

L'Italia è situata su una serie di faglie geologiche attive, il che la rende uno dei Paesi con più alto rischio sismico in Europa. Queste faglie sono responsabili della creazione di energia sismica rilasciata improvvisamente sotto forma di terremoti. Secondo il Dipartimento della Protezione Civile, negli ultimi tre anni, ci sono stati circa 3000 terremoti che hanno provocato danni più o meno gravi. Di questi, quasi 300, con una magnitudo superiore a 5.5, hanno avuto effetti distruttivi.

Il rischio sismico varia da regione a regione, ma nessuna parte del paese è completamente immune. I terremoti più forti possono verificarsi in Italia Nord-Orientale, Friuli Venezia Giulia e Veneto, nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale, lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale. 

Per conoscere quanto è pericolosa la zona in cui vivi e a quale zona sismica appartiene, rivolgiti agli uffici competenti del tuo Comune o della tua Regione.

2. Cosa succede agli edifici durante un terremoto

Durante un terremoto, gli edifici possono subire una serie di danni, soprattutto se non sono stati progettati per essere antisismici. Alcuni dei problemi più comuni includono:

  • Crolli strutturali: Gli edifici, soprattutto se mal progettati e/o costruiti, possono crollare o subire danni strutturali significativi durante un terremoto.

  • Danneggiamento dei muri portanti: I muri portanti sono fondamentali per la stabilità di un edificio. Un terremoto può causare crepe o danni più profondi a questi muri, mettendo a rischio l’intera struttura.

  • Caduta di oggetti pesanti: Oggetti pesanti o mobili non ancorati possono cadere, rappresentando un pericolo per la vita delle persone.

  • Rottura delle condutture: Le scosse possono danneggiare le condutture dell'acqua e del gas, causando perdite e/o potenziali incendi.

3. Prevenzione Sismica in casa: cosa fare?

I danni di un terremoto dipendono dalla forza di quest'ultimo, ma anche dalla vulnerabilità degli edifici. Se nella zona in cui vivi già in passato si sono verificati terremoti che hanno provocato danni a cose e persone, è possibile che in futuro questo accada di nuovo. Per questo, è importante informarsi ed essere preparati al meglio. 

La prevenzione è il passo fondamentale per ridurre al minimo i rischi ed eventuali danni. Eccoti alcune verifiche e interventi che puoi attuare con l’aiuto di Professionisti, finalizzati a verificare e migliorare la resistenza, la stabilità e la sicurezza dell'edificio, riducendo così i rischi e minimizzando i danni.

Consulenza antisismica: un servizio professionale che mira a valutare e migliorare la resistenza sismica degli edifici esistenti o delle nuove costruzioni. Include: valutazioni strutturali dell’edificio e della sua vulnerabilità, verifica del rispetto delle normative locali, proposte di rinforzo strutturale e progettazione sismica. 

Rinforzo della struttura: la valutazione dello stato dell’edificio potrebbe rivelare la necessità di consolidare la struttura di una casa. Questo intervento può includere: la ristrutturazione, il rifacimento della facciata, la costruzione o la sostituzione del tetto, il rinforzo dei muri portanti e delle fondamenta.

Isolamento sismico: consiste nell'aggiungere strati di materiali isolanti o dispositivi tra la struttura dell'edificio e il terreno. Questo permette all'edificio di oscillare leggermente durante un terremoto, riducendo così l’urto della scossa e mantenere la struttura stessa il più possibile intatta.

4. Prevenzioni sismica in casa: gli interventi meno invasivi

È possibile agire in ottica di prevenzione sismica attraverso una serie di interventi meno invasivi, che possono essere considerati parte di una strategia più ampia di prevenzione sismica.

Ispezione del camino: richiedi l’intervento di uno Spazzacamino per verificare la stabilità strutturale del camino e che non ci siano usure, crepe, cedimenti o accumuli di materiali di scarto dei fumi.

Installazione di porte e finestre scorrevoli: questo intervento contribuisce a ridurre i danni potenziali a persone e/o a cose durante un terremoto.

Ancoraggio degli oggetti più pesanti e/o appesi: fissa gli oggetti pesanti alle pareti o al pavimento per evitare che cadano o si spostino improvvisamente durante una scossa.

5. I bonus del governo per intervenire sul rischio sismico

Gli interventi menzionati nell’articolo possono essere effettuati avvalendosi di importanti agevolazioni governative. Il Sisma Bonus per il 2024 è confermato, ecco in cosa consiste.

Chi esegue interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici, può detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. Fino al 31 dicembre 2024 continua la detrazione del 50%, calcolata su un ammontare di 96mila euro massimo per unità immobiliare. La detrazione è pari al 70 % o 80% se, attraverso gli interventi, si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi; corrisponde invece al 80-85% se i lavori vengono implementati su parti comuni di edifici condominiali. Chi compra un immobile demolito e ricostruito all’interno di Comuni in zone a “rischio sismico 1”, può detrarre dalle imposte una somma del prezzo di acquisto, ovvero il 75 o 85%, fino a un massimo di 96.000 euro. 

Non farti cogliere impreparato: valuta il rischio sismico della tua abitazione e intervieni prontamente con l’aiuto di un Professionista.

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