10 cose che non sapevi sul Fisioterapista
Il Fisioterapista è una bellissima professione certo, ma quanti di voi sanno cosa realmente fa un fisioterapista e soprattutto, quanti di voi si sono mai affidati alle cure delle magiche mani di questo operatore sanitario? Beh sicuramente a parlare di fisioterapia e del perché è importante per la nostra salute potremmo passare ore ed ore, tuttavia non è questo il caso. In questo articolo, mi piacerebbe portarti alla scoperta di questa professione in modo non convenzionale e cioè a partire dalle curiosità che si celano dietro questo fantastico mestiere. Per far questo, abbiamo intervistato un fisioterapista esperto, si tratta di Luca Lombardo. Sei pronto? Iniziamo!
1. Fisioterapista: mai più senza
Abbiamo sottoposto al nostro Fisioterapista Luca Lombardo #10 domande riguardanti la sua professione, ed ecco cosa ci ha risposto:
2. Quale è la differenza tra un fisioterapista e un’osteopata?
La differenza tra il fisioterapista ed un osteopata sta nel fatto che il primo tratta le patologie (ortopediche e neurologiche), mentre il secondo le disfunzioni (somatiche, viscerali etc.).
3. E’ vero che si va dal fisioterapista solo quando ci si fa male?
In genere è proprio così: si va dal fisioterapista dopo un trauma, un intervento ma anche per patologie cronicizzate.
4. In cosa consiste il percorso di riabilitazione dopo un intervento, per esempio?
Dipende dalla patologia, dal trauma e da fattori soggettivi del paziente. Ad esempio, per il trattamento degli esiti di un intervento di protesi d’anca (ginocchio, etc.) o per esiti di frattura, il fisioterapista in accordo con il medico ed il paziente, stabilisce la frequenza e la durata delle sedute, per una risoluzione ottimale.
5. È necessario fare fisioterapia anche nella fase pre-operatoria?
In sostanza, l’attività motoria è il “farmaco naturale” più potente per il nostro organismo, ergo, se fatto con un professionista amplifica le sue potenzialità. Esistono infatti trattamenti conservativi atti a posticipare un ipotetico intervento di artroprotesi.
6. Qual è la differenza fra un massaggio terapeutico di un fisioterapista e quello rilassante di una spa?
La differenza sostanziale sta nella conoscenza dell’anatomia e della fisiologia umana. Il primo agisce principalmente sul sistema muscolare e sulle strutture ad esso collegate, il secondo invece ha lo scopo di generare rilassamento.
7. Com'è possibile che facendo del "male" si faccia del bene?
Dipende dal caso: “sbloccare” un’articolazione dopo una degenza o migliorare il R.O.M. (Range of motion) di una protesi, può risultare un trattamento doloroso ma aiuta ad innescare un processo autoriparativo del nostro stesso organismo.
8. Quali sono i benefici a lungo termine di un trattamento?
Alcuni trattamenti sono risolutivi, soprattutto quelli in ambito ortopedico, mentre quelli in ambito neurologico hanno bisogno di una certa periodicità.
9. Qual è il numero di sedute consigliate? E quale è la durata di ognuna?
Anche qui dipende da svariati fattori legati alla patologia e al paziente. In genere la durata dovrebbe variare dai 45 minuti / un’ora.
10. La fisioterapia può essere utile anche per le donne che provano dolore durante il rapporto sessuale?
Certo, esiste una tipologia di trattamento denominata “ginnastica del pavimento pelvico” che può aiutare molto una paziente con questa problematica, ma, a mio avviso, questo tipo di disfunzioni possono trovare beneficio anche con trattamenti osteopatici.
11. Qual è il paziente più difficile da curare?
Qui la risposta è molto personale, posso dire che il paziente più difficile da trattare è sicuramente quello ipocondriaco, cioè quel tipo di persona che esacerba i propri sintomi e difficilmente entra in sintonia con il terapeuta. Ecco, adesso spero tu abbia capito qualcosina di più sulla figura del Fisioterapista e mi raccomando, se i primi acciacchi si fanno avanti, non esitare a contattare un esperto!