Mar 5

Alla scoperta dell’agopuntura tradizionale

Negli ultimi anni, si sente parlare sempre più spesso dell’agopuntura. Si tratta di una pratica medica che affonda le sue radici nella medicina tradizionale cinese e che è in grado di apportare importanti benefici psicofisici all'organismo. Ma come si diventa agopuntori? Cosa fanno nello specifico queste figure professionali? Abbiamo fatto un viaggio alla scoperta di questa antica tecnica facendoci aiutare da Alberto Fiorentin, 36 anni, originario di Padova. Alberto ha studiato Medicina e Chirurgia a Padova, laureandosi nel 2008 a 24 anni. Da subito ci racconta di aver sostituito e aiutato suo padre come medico di medicina generale, fino alla sua pensione, per circa 9 anni. Nel frattempo, Alberto è andato in Cina nel 2010 e 2011 per imparare l'agopuntura presso l'accademia tradizionale delle Scienze Mediche Cinesi a Pechino, dove ha visto molta pratica clinica ospedaliera d'agopuntura. Da dieci anni, Alberto collabora con Liu Huai-yu, medico tradizionale cinese e grande esperto di agopuntura tradizionale ed erboristeria cinese, quest'ultima praticata anche dalla madre nella sua città natale Xian (Cina). Alberto lavora nel suo studio di via Savelli 24a Padova e ospita anche una proposta di Shiatsu, di pilates con reformer ortopedico e gyrotonic, e di Vasca Nuvola (trattamento ad assenza di gravità d'avanguardia). Di recente ha abbracciato anche la medicina dell'antiaging e della longevità proponendo il diet coaching e dei trattamenti endovena 'detox'.

1. Aree di intervento dell’agopuntura tradizionale

L'area di competenza maggiore dell'agopuntura tradizionale che ha appreso finora sono: I dolori del rachide vertebrale (cervicale, dorsale, lombare) e periferici (dolori agli arti, cingoli, spalle, ginocchia caviglie polsi mani), ma ancor più i disturbi funzionali dell'addome (colite, gastrite, reflusso, disturbi intestinali, stipsi, meteorismo, irregolarità del ciclo, dismenorrea, disturbi urologici della minzione, quali nicturia e ipertrofia della prostata, impotenza, sindrome metabolica, obesità) del ritmo cardiaco (cardiopalmo, palpitazioni, extrasistoli sintomatiche) e del sonno. La motivazione che ha spinto Alberto a scegliere questo lavoro è stata la sua grande passione per l'agopuntura che è in grado risolvere questioni che tenderebbero a cronicizzare o che in acuto sono comunque molto invalidanti (es. lombalgia con schiena molto bloccata o cervicali post traumatica es. colpo di frusta o "whiplash") ma che in agopuntura sono casi banali (quasi tutti). “L'agopuntura risveglia, stimola, velocizza l'innata capacità del corpo di guarire, quella capacità massima nei primi anni di vita e minima negli ultimi, ma sempre presente” ci spiega.

2. Le tecniche dell’agopuntura

Alberto ci racconta poi le pratiche legate a questo campo: “Esistono tantissimi stili e tecniche di agopuntura: vi sono 400 punti circa nel corpo, ognuno con funzioni precise, e tropismo per un particolare organo o funzione corporea – prosegue - personalmente uso pochi aghi a seduta per esser più selettivo, senza confondere-complicare con combinazioni eccessivamente variegate l'effetto finale, magari pure parziale, di una seduta”. Abbiamo poi chiesto, a giudicare dalla sua esperienza, quali sono i casi più gravi che è possibile curare con l'agopuntura: “I casi più gravi per l'agopuntura sono quelli con molti sintomi di vario genere nel corpo, magari a carico di distretti lontani, ma legati tra loro...e garantisco che l'agopuntura è l'unica pratica che può influenzare da sola così tanti sintomi a carico di diverse parti del corpo” ci risponde.

3. Consiglio per i giovani agopuntori: “Andate in Cina”

Alberto infine consiglia ai giovani professionisti che intendono specializzarsi in agopuntura tradizionale di recarsi in Cina Pechino, Shanghai o Xian tutte tre bellissime realtà da cui apprendere moltissimo. “In questi Paesi è possibile infatti seguire un corso introduttivo che in meno di 4 mesi vi può cambiare la vita oltre che il modo di vedere le cose, il corpo la medicina e, perché no, anche il mondo”.