Chiropratica: in che cosa consiste e come si applica
Oggi, sempre più persone decidono di recarsi dal chiropratico, ovvero da colui che pratica la chiropratica. Si tratta di una tecnica di cura naturale risalente all’Ottocento che si basa su manipolazioni e trattamenti fisici. La chiropratica fa parte della cosiddetta medicina olistica e si propone di ristabilire l’equilibrio dell’organismo agendo sulle cause degli squilibri e non sui sintomi che compaiono. L’approccio del chiropratico è quello di rilevare le disfunzioni del sistema nervoso e aiutare a ripristinare il naturale equilibrio del corpo favorendo la guarigione. Ma come si diventa chiropratico? Su quali disturbi può intervenire? A rispondere a questi quesiti ci ha pensato il dott. Luca Vannetiello, 46 anni, nato a Napoli. Il dott. Luca sin dall'età di 14 anni ha cominciato a desiderare di diventare un chiropratico dopo averne conosciuto uno. È stato proprio questo incontro a scatenare questo suo desiderio. Il dott. Luca dopo il liceo si iscrive a medicina anche se avrebbe preferito studiare chiropratica all’estero. Il chiropratico ci ha spiegato le motivazioni sottostanti a questa scelta: “Il corso di laurea in chiropratica è un corso magistrale universitario con una abilitazione professionale negli stati uniti e quasi tutto il resto del mondo, ma non potendo permettermi gli studi all'estero dopo qualche tentennamento e incertezza mi sono iscritto a medicina”. Dopo la laurea nel 2000, dott. Luca corona finalmente il suo sogno e va a studiare chiropratica negli Stati Uniti al Life Chiropractic College West in Hayward (California).
1. Un sogno che diventa realtà
Da quasi dieci anni dott. Luca si occupa di neurologia funzionale e non smette mai aggiornarsi grazie agli insegnamenti del Professor Carrick Institue for graduate studies. “Il Prof. Carrick – spiega dott. Luca - è un chiropratico che ha sviluppato il campo della neurologia funzionale, una forma di approccio ai problemi neurologici senza l'uso di farmaci”. Oggi dott. Luca ha uno studio personale a Nola, (NA) sua città di origine e collabora presso altre strutture a Napoli, Roma e Milano. Alla domanda quali siano le sue aree di competenza specifiche, dott. Luca risponde: “Sono un chiropratico, mi occupo di tutto ciò che riguarda la sfera dei dolori muscolo scheletrici, quindi lombalgie, cervicalgie, ernia del disco, sciatalgia ma – aggiunge - mi occupo anche di problemi neurologici come tremori, tic, Parkinson, paresi e paralisi, fatica cronica e applico un protocollo neurologico per i bambini con ritardo dello sviluppo neurologico”.
2. Neurologia funzionale: cos’è e come si applica
Per scoprire e informarsi sul mondo della chiropratica, è possibile visitare il blog che da più di dieci anni dott. Luca cura nei minimi dettagli. Da un anno inoltre, questo sito blog è diventato un videoblog e nella sezione casi clinici è possibile visionare alcune dimostrazioni delle potenzialità delle applicazioni neurologiche funzionali. Le motivazioni che hanno spinto dott. Luca e scegliere questa professione sono diverse, come lui stesso ci dice: “Inizialmente mi ha spinto la prospettiva di una forma di cura manuale”. “All’età di 14 anni – ci racconta - non avevo alcuna passione per il sangue e la medicina, ma ero molto portato per la manualità delle cose”. Poi con il passare del tempo, lo scoprire come la scienza del corpo umano e del cervello avessero a che fare con le articolazioni della colonna vertebrale e del corpo e che la manualità fosse uno strumento potentissimo quanto sottostimato e sottoutilizzato per dare sollievo alle persone ha convinto dott. Luca a intraprendere questa professione. “La neurologia funzionale – spiega dott. Luca - è la neurologia che usa gli stimoli a cui il cervello normalmente risponde (tatto, luce, stimoli articolari meccanici, suono, ecc.) in una strategia adatta a far recuperare al cervello funzioni compromesse – aggiunge – tutto questo senza l'uso di farmaci in quanto l'intervento è talmente specifico che nessun farmaco potrebbe eguagliarlo”. Il dott. Luca afferma poi che le applicazioni della neurologia funzionale sono molto varie e che attualmente le più diffuse, sono traumi cerebrali, distonie, tic, Parkinson, disturbi dell'equilibrio, fatica cronica, alcune forme di decadimento cognitivo e bambini in ritardo del neuro sviluppo.
3. Cosa cura la chiropratica
I disturbi che richiedono l’intervento di un chiropratico si riferiscono all’ambito dei dolori muscoloscheletrici: dalla lombalgia, alla sciatica, cervicalgia, ernia del disco, mal di testa, traumi articolari. Il dott. Luca consiglia la chiropratica anche solo per mantenere il benessere psicofisico. A tal proposito, chiediamo al dott. Luca quali possono essere le maggiori cause della stanchezza cronica. Il dott. Luca ci spiega che oggi ci troviamo in una società ricca di pressioni psicofisiche, lavorative e familiari molto potenti che esauriscono le forze con le quali noi affrontiamole giornate. “Questo tipo di carico mentale è senza precedenti nella nostra cultura”. La chiropratica con un visione neurologica funzionale, aiuta e spesso corregge le difficoltà che il cervello affronta sia nella postura e nel movimento che nel gestire lo stress psicofisico. Per quanto riguarda i vantaggi legati a questa disciplina, “Quelli immediati successivi alla seduta di chiropratica – spiega il dott. Luca – sono generalmente un grande intenso sollievo dal dolore e un senso di leggerezza”. “In secondo luogo – aggiunge - i chiropratici danno utili consigli su come smettere di fare gli errori posturali e sullo stile di vita da condurre per evitare i disturbi”.