🏊 Alternative al cloro in piscina
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Il cloro, con tutte le sue varianti, è la sostanza più diffusa nel mondo per la disinfezione dell'acqua in piscine pubbliche e private. Il successo del cloro è dovuto da un lato al suo basso costo e dall'altro alla molteplicità di funzioni che svolge.
Con l'uso del solo cloro, infatti, si può ottenere un effetto di disinfezione, in quanto uccide germi e batteri, uno di ossidazione, in quanto distrugge i residui organici ed è un ottimo antialghe.
Nonostante questi chiari vantaggi, negli ultimi anni sono emersi anche vari dubbi sulla salubrità del cloro. Vari studi scientifici hanno dimostrato che una continua esposizione al cloro, come quella che possono avere i nuotatori agonistici e non, può causare problemi al sistema respiratorio, tra cui asma, calvizie, problemi gengivali e alcuni ipotizzano addirittura che possa essere cancerogeno.
Oltre ai dubbi di carattere medico, il cloro provoca una serie di inconvenienti evidenti a chiunque abbia mai frequentato una piscina. Tra questi contiamo l'odore pregnante e fastidioso, l'arrossamento degli occhi e la fastidiosa sensazione sulla pelle che spesso vi perseguita anche quando siete usciti dalla vasca.
Per tutti questi motivi tante persone e tante aziende si sono mosse nei decenni passati per cercare delle alternative valide, che garantiscano la stessa efficacia del cloro e non siano troppo complesse da gestire. Premettiamo che questa lista non comprende l'elettrolisi al sale in quanto non è una vera alternativa al cloro tradizionale, bensì una diversa modalità di generazione del cloro.
1. Ossigeno attivo
L'ossigeno attivo è una delle alternative al cloro più conosciute ed in commercio da più tempo. Alcune aziende hanno cominciato a commercializzarlo già negli anni '80 per utilizzarlo come disinfettante per piscine.
Pro
Come si intuisce dal nome, l'ossigeno è un ottimo prodotto per ossidare i residui organici e i batteri, dunque un efficace disinfettante, distrugge anche le fastidiosissime clorammine, la causa principale della sensazione di bruciore agli occhi.
A differenza del cloro, l'ossigeno è incolore e inodore, non irrita la pelle e le mucose. Avendo un pH basso, contribuisce anche a ridurre l'utilizzo di acidi per regolare il pH dell'acqua. Le piscine trattate con l'ossigeno sono note per avere un acqua cristallina, inoltre l'ossigeno attivo non attacca o scolorisce i rivestimenti in PVC, prolungandone la vita.
Contro
L'ossigeno non è un prodotto stabilizzato, quindi il suo utilizzo è più complesso del cloro, richiede una maggior attenzione al controllo dei valori dell'acqua e un utilizzo più frequente del cloro. Per questo motivo è meglio utilizzarlo con un sistema di dosaggio automatico ( che è consigliato in ogni caso ). L'altro problema dell'ossigeno è il suo costo, che è almeno doppio rispetto al cloro tradizionale. Spesso va integrato con antialghe e coadiuvanti a base di PHMB ( Biguanide, un eccellente sterilizzante che non da problemi di irritazione ).
2. Ozono
L'ozono ( O3 ) è una soluzione alternativa per disinfettare la piscina, anche come approccio alla manutenzione della piscina stessa. Non può essere infatti immesso direttamente in vasca, bensì va gestito con un dispositivo che lo produce in loco e ne gestisce l'immissione regolandola automaticamente ( concentrazioni tra 0,1 e 0,2 ppm ), a causa della sua alta instabilità non può essere trasportato.
L'ozono fa il suo effetto ad alta pressione, in una camera di miscelazione, dove acqua ed ozono restino in contatto per circa un minuto.
Pro
L'ozono è un potente disinfettante naturale che, col suo ampio spettro,distrugge batteri, virus funghi e ossida i metalli depositati in acqua, oltre a rompere le molecole d'acqua. Si tratta quindi di una soluzione piuttosto completa per la sterilizzazione della piscina.
Inoltre non aggiunge nulla all'acqua della piscina se non ossigeno, per questo non ha controindicazioni.
Contro
Gli impianti di ozonizzazione non sono economici ed essendo un metodo poco diffuso, soprattutto a livello di piscine residenziali, non è facile trovare personale competente per l'installazione e la manutenzione. Può richiedere comunque piccoli aggiustamenti e interventi shock col cloro tradizionale.
3. Bromo
Il bromo è una disinfettante molto utilizzato in ambito di spa e vasche idromassaggio, che è una valida alternativa anche per le piscine. È un alogeno come il cloro: agisce contro i batteri ed elimina i residui organici per ossidazione, anche se in misura minore del cloro. Anche l'utilizzo è molto simile, solitamente il bromo si utilizza in pastiglie a lento dissolvimento.
Pro
Il bromo è una sostanza molto stabile, che risulta efficace anche ad alte temperature, quando il pH tende a salire. Questo è il motivo per cui è particolarmente indicato per le vasche idromassaggio, che solitamente sono riscaldate. Irrita meno le mucose rispetto al cloro.
Contro
Come il cloro, anche il bromo ha un odore forte e caratteristico. Avendo un'azione di ossidazione più debole richiede l'aggiunta di correttivi o ossidanti, altrimenti l'acqua potrebbe acquisire un colore verdognolo. Il costo è leggermente più alto del cloro ma non irraggiungibile.
4. PHMB
Questa sigla indica un composto poco noto al grande pubblico, il PoliEsaMetilene Biguanide, un antimicrobico utilizzato in vari campi. Il PHMB riesce a sostituire completamente l'utilizzo di cloro, il che lo rende un'alternativa abbastanza pratica. Funziona penetrando la parete cellulari dei batteri, bruciandoli da dentro e li incorpora in una sorta di microgel più pesante, facendoli cadere sul fondo della vasca e rendendo semplice la pulizia.
Pro
Sostituisce completamente l'effetto disinfettante del cloro ed è meno aggressivo verso la pelle e i capelli dei bagnanti, oltre che verso i liner in poliestere. Non richiede inoltre una manutenzione ossessiva come altri prodotti, essendo piuttosto stabile.
Contro
Non ha un'azione ossidante, per cui va integrato con perossido di idrogeno o altri prodotti. Anche come antialghe non è ottimale e richiede l'aggiunta di un prodotto specifico. Inoltre è incompatibile col cloro, per cui se intendete fare una conversione, dovrete prima svuotare la piscina.
5. Raggi UV
La sterilizzazione ai raggi ultravioletti è stata sperimentata nel settore piscine solo recentemente. Si tratta dell'installazione di un impianto che sterilizza l'acqua al suo passaggio e che risulta estremamente efficace nelle piscine pubbliche al coperto. I raggi UV distruggono il DNA penetrando nelle cellule di tutti gli organismi.
Pro
Efficace contro il 99% dei microorganismi, abbatte drasticamente l'utilizzo di cloro o altri sterilizzatori, che comunque vengono usati in quantità minime. Non ha inoltre alcuna controindicazione sulla salute degli utenti, in quanto non immette altre sostanze in piscina.
Contro
Gli impianti a raggi UV sono abbastanza costosi, anche per quanto riguarda il frequente ricambio delle lampade UV, per questo il metodo è stato sperimentato soprattutto in piscine pubbliche.Quando la filtrazione è ferma, inoltre, la disinfezione non avviene, lasciando proliferare i germi, se non si interviene con un altro prodotto.