Bioarchitettura: soluzioni per la sostenibilità

Bioarchitettura: soluzioni per la sostenibilità

Oggi parliamo di Bioarchitettura e di case passive, scopriamo insieme di cosa si tratta. 

Chi è Eliseo Pavanetto? Come nasce la tua attività?

Sono il titolare di uno studio che offre servizi di architettura, di ingegneria e di urbanistica di qualità con particolare attenzione all'uso di materiali ecologici e tecnologie di risparmio energetico. Svolgo l’attività di Architetto fin dal 1984 e mi ricordo che fin da allora i temi ambientali erano presenti nella progettazione anche se al mercato immobiliare non interessavano ancora. Ora i tempi sono maturi per proporre un modo diverso di fare Architettura basato su questi obbiettivi fondamentali: il rispetto dell’ambiente, la qualità della vita e il benessere psico fisico degli esseri viventi. Pratichiamo un’Architettura olistica che considera il progetto nella sua totalità e ha come obbiettivo l’equilibrio e l’armonia tra l’ambiente esterno, gli spazi costruiti e chi abiterà questi spazi. Progettiamo seguendo i dettami della bioarchitettura nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale e della Architettura bioclimatica cercando di utilizzare al meglio gli elementi naturali del sito (sole, vento, acqua e vegetazione). In casi particolari progettiamo secondo i principi del FENG SHUI.

Parliamo di bioarchitettura. Che cosa significa e quali sono le finalità per cui viene impiegata?

La bioarchitettura è una pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità e ha l'obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l'ambiente e il costruito, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle generazioni future. I principi alla base della Bioarchitettura sono:

- Interpretare lo spirito del luogo per ottimizzare il rapporto tra l’edificio e il contesto,

- Mirare alla qualità della vita e il benessere psico fisico,

- Salvaguardare l’ecosistema e impiegando risorse naturali (Sole, acqua, vento, vegetazione),

- Impiegare materiali naturali privi di emissioni dannose e per quanto possibile locali,

- Utilizzare fonti energetiche rinnovabili.

Anche nei casi di ristrutturazione si può utilizzare la bioarchitettura. Ristrutturare in bioarchitettura un edificio esistente è come riportare alla luce un antico tesoro, dandogli nuova forma, luce e colore. Un vecchio rustico, un appartamento dalla lunga storia, una casa degli anni cinquanta: la bioarchitettura può trasformare qualunque struttura nella casa dei sogni, senza porre limiti all'immaginazione.

Che cos'è una casa passiva? Quali soluzioni vengono impiegate per realizzarla e quali sono vantaggi e svantaggi della sua realizzazione?

La casa passiva è il modello di abitazione che consente il maggior risparmio energetico. La casa passiva, attraverso un’attenta progettazione dell’isolamento termico, degli infissi, del posizionamento dell’edificio rispetto al sole, dell’impianto di ventilazione meccanica con il recupero del calore, raggiunge un’efficienza energetica di gran lunga superiore agli edifici tradizionali. Le soluzioni adottate riguardano i seguenti elementi:

- Isolamento termico delle pareti esterne e del tetto dello spessore di non meno di 30 cm. e posto all’esterno delle murature anziché nel lato interno come normalmente avviene,

- Utilizzo del calore prodotto dagli elettrodomestici attivi, dall’illuminazione, dal sole che entra dalle finestre, dalla cucina, dagli stessi esseri umani che vi abitano. Benché minima, la quantità di calore prodotta da queste fonti risulta nient'affatto trascurabile quando viene adeguatamente preservata,

- Serramenti esterni con triplo vetro. Quindi grandi finestre isolanti che permettono il passaggio del calore dei raggi solari e aumentano la luminosità degli ambienti,

- Studio della forma che deve essere compatta per avere meno superficie disperdente e mantenere meglio il calore,

- Studio dell’esposizione dell’edificio rispetto al sole in modo che le pareti più soleggiate siano capaci di assorbire il calore attraverso le superfici vetrate e le pareti più fredde e meno soleggiate siano chiuse e perfettamente coibentate. Le pareti rivolte verso il sole devono essere ombreggiate per mantenere una temperatura fresca nei mesi estivi.

- Uso della ventilazione controllata, che attraverso un motore ad alta efficienza energetica e un apposito dispositivo per lo scambio di calore, permette all’aria in entrata di assorbire fino all’80-90% del calore dell’aria in uscita, prima di circolare all’interno. La ventilazione controllata serve anche a uniformare la temperatura delle diverse stanze dell’edificio, recuperando il calore dalle stanze dove se ne produce di più (come il bagno, la cucina, e gli ambienti più affollati) per cederlo alle stanze più fredde come le camere da letto e il soggiorno, e al contempo ricambiare l’aria viziata.

Sulla base di questi punti essenziali, i progetti possono prevedere soluzioni specifiche e dettagli aggiuntivi, sia estetici che funzionali. Si può utilizzare ad esempio la geotermia, i pannelli solari fotovoltaici, i pannelli solari termici.

I vantaggi di una casa passiva sono evidenti: prima di tutto un impatto ecologico enormemente ridotto, grazie all’eliminazione o al ridottissimo uso dell’impianto di riscaldamento, e poi il comfort, grazie ad un’illuminazione ottimale ed una temperatura uniforme nei diversi ambienti interni. Lo svantaggio è essenzialmente il costo di realizzazione ancora piuttosto elevato e, anche a fronte del risparmio previsto in termini di bollette luce e gas, l’investimento iniziale può essere ammortizzato solo in un tempo relativamente lungo. Il costo è dovuto all’alta qualità dei materiali, all’elevata specializzazione dei professionisti di riferimento e alla necessità di utilizzare tecnologie d’avanguardia.

Ringraziamo l'Arch. Pavanetto per la sua disponibilità a rispondere alle nostre domande.

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