Come diventare chef? Tre suggerimenti da tenere sempre a mente
Ecco come diventare chef.
Malgrado i programmi sulla cucina che ci fanno vedere in televisione da quelli trasmessi su piattaforma SKYa quelli visibili in RAI durante l’ora di pranzo non è andando in televisione che si diventa chef anche se dicerto che c’è una cosa che li accomuna: la passione per la cucina.Indubbiamente il mezzo TV è forte ci fa entrare nelle case degli italiani e offre un’opportunità di visibilitàche sarebbe da stupidi non sfruttare, ma in relata’ il mestiere è ben altro e se decidete di fare questaattività vi do tre piccoli consigli che si possiamo riassumere in: Studio, Sacrificio e Passione e per ultimoMovimento.C’è chi è partito nel farlo all’età di 12/13 anni facendo letteralmente lo sguattero in cucina o come tuttidicono il pelapatate: si perché usare questo termine sembra dispregiativo ma in realtà molti non sanno cheper chi entra in cucina per la prima volta o per il primo giorno, la cosa più immediata che gli viene fatta fareè anche quello di pelare le patate. Molti diranno “si va bene e che ci vuole!” Beh no signori ogni cosa vafatta nel modo giusto. Le patate vanno pulite per bene con l’economo e tagliate a seconda di quello che sivuole realizzare. Ora senza soffermarci troppo su come si pelano ed i vari tagli delle patate è importateappunto dire che studiare facendo la scuola ci aiuta con le basi, ma non significa che uno conosce tuttodopo aver fatto la scuola anzi non deve smettere di apprendere: continuare a sperimentare, aggiornarsi èobbligatorio altrimenti si resta ferma in un mondo troppo freneticamente in movimento.Il sacrificio e la passione vanno a braccetto: il sacrificio che nasce nello stare in cucina inizia subito dalletemperature: pensate al periodo estivo quando state in cucina con dentro una quarantina di gradi aspadellare ed usare forni con la vostra bella giacca mediamente pesante, immaginate il caldo che soffriretee ancora pensate che quando tutti sono fuori a divertirsi voi dentro a sgobbare. Tutto questo sacrificio èfattibile solo se si ha passione in quello che state facendo: passione nella cucina e nel cucinare, nelrealizzare un bel pranzo e nel far uscire piatti buoni ed i vostri ospiti vanno via belli soddisfatti.Ultima pillola di saggetta è il Movimento: ragazzi e ragazze se decidete di fare questo professione doveteuscire dai vostri confini regionali, nazionali e lanciarvi verso nuovi paesi e continenti: vi permetterà diallargare la mente di entrare in contatto con tante gente diversa, culture diverse, cucine diverse e nonbanale per ultimo imparerete anche a parlare una lingua straniera che non fa male.Qualunque sia la vostra molla ricordate che malgrado tutto andrete a fare uno tra i lavori più belli delmondo, non nego faticoso ma anche ben retribuito.In bocca al lupo.Chef Alessandra Ruggeriwww.cuocaatempoperso.comPubblicato da ProntoPro.it