Il Nest Protectè un rilevatore di fumo e dispositivo antincendio che percependo la presenza di fumo o monossido di carbonio all’interno dell’ambiente nel quale si decide di installarlo risulta di enorme utilità per la sicurezza di coloro che vivono quel medesimo ambiente.Tuttavia è necessario prendere in considerazione alcuni elementi ed alcune problematiche che possono insorgere, al fine di un utilizzo corretto e di sicura affidabilità.Non tutti conoscono bene Nest ma gli esperti del settore hanno già le loro opinioni su questo pioniere della domotica, infatti Marco Riccio di ElettroNew afferma che: "Nest è quello che sarà il futuro. Google ha lanciato finalmente anche in Italia la sua domotica intelligente connessa. Penso che le tantissime innovazioni di Nest le ritroveremo anche successivamente nei nuovi sistemi di sicurezza e della nuova domotica" mentre Marcello de Jennis di Idedomotica ci spiega che: "Nest ha avuto sicuramente il pregio di far comprendere o quantomeno approcciare a una buona parte delle persone il mondo IoT,” l’Internet delle Cose” che si sta affacciando prepotentemente sul mercato.Per il futuro dobbiamo prepararci ad avere “oggetti” che siano in grado di dialogare tra loro o ancora meglio “sistemi” come la Domotica, per una integrazione volta a una autonomia operativa del “sistema edificio” che non dipenda più se non in minima parte dall’uomo"
Requisiti per il rilevatore di fumo Nest Protect
In primo luogo è assolutamente fondamentale avere a disposizione una rete internet Wi-Fi ad alta velocità nel contesto della propria abitazione, che si tratti per lo meno di una connessione ADSL.Senza tale disponibilità non sarà possibile far funzionare appieno il rilevatore di monossido di carbonioe fumo, anzi le sue possibilità di uso si riveleranno abbastanza compromesse. Deve inoltre essere tenuto presente il fatto che il prodotto, il quale da un punto di vista strettamente tecnico è stato concepito inizialmente soltanto per il mercato americano, come accaduto per tutti gli apparecchi ideati e commercializzati dalla Nest, ancora manca della lingua italiana tra quelle disponibili nella sua configurazione.
Manutenzione e pulizia del rilevatore di fumo Nest protect
In secondo luogo ben più importanti e problematici possono rivelarsi i malfunzionamenti dell’allarme antincendio più prettamente relativi alla rilevazione di fumi e CO. Ci si riferisce, in particolare, al momento in cui il dispositivo emette un suono di allarme per la presenza di fumo appunto, nonostante in realtà quest’ultimo non sia realmente presente nell’ambiente monitorato. Oppure ci si riferisce ad un’altra eventualità, ovvero al cinguettio emesso dallo stesso allarme antincendio con contemporanea segnalazione sullo smartphone da parte dell’applicazione Nest di un guasto del sensore. Non ci si deve preoccupare troppo in questi casi, in quanto è altissima la probabilità che tali allarmi siano falsi e causati dalla polvere o dal vapore che hanno ingannato il rilevatore di monossido di carbonio, mettendolo momentaneamente fuori uso. Per risolvere queste due problematiche è necessario seguire alcune piccole ma fondamentali regole.In merito alla polvere essa può depositarsi o entrare addirittura all’interno del Protect per diverse ragioni. Ad esempio al momento della sua installazione, applicandolo ad una parete o addirittura quando è necessario prima rimuovere un eventuale vecchio rilevatore di fumo, tali operazioni possono far accumulare della polvere nel nuovo apparecchio. Oppure è semplicemente il trascorrere del tempo che, come accade per i mobili o per dispositivi di vario genere, dagli elettrodomestici ai computer, può portare al medesimo accumulo.In generale è possibile pulire la parte esterna del rilevatore di monossido di carbonio Nest Protectattraverso l’uso di un panno morbido e leggermente umido, lo stesso tipo di panno che si utilizza per rimuovere la polvere da tavoli, ripiani e quant’altro. Per pulire il rilevatore al suo interno è possibile aprirlo, ma deve prima essere staccato dalla parete e ovviamente dalla rete elettrica; vanno poi rimosse le viti e sollevata la parte posteriore, aspirando in seguito delicatamente la parte interna della camera preposta alla rilevazione di fumo e CO. Per quanto invece riguarda il vapore la principale regola da seguire per evitare che il Protect suoni l’allarme falsamente è quella di installare il dispositivo il più lontano possibile da fonti di vapore stesso, come ad esempio il bagno o umidificatori di varia tipologia.In conclusione, per ciò che concerne le questioni legate alla garanzia, è necessario attenersi a quanto viene dichiarato dai distributori sul web attraverso i quali il rilevatore Nest può essere acquistato.Agendo sul rilevatore di fumo in modi non previsti dal manuale di installazione si rischia di invalidare la garanzia della casa madre.Ringraziamo Marcello e Marco per il loro contributo.