Abbiamo intervistato per voi il fotografo Nasario Giubergia che ci ha raccontato la sua passione della fotografia legata all'ambito della moda.
Ti occupi di fotografia, moda e lifestyle. Come sono nate queste passioni e come le coltivi?
Innanzitutto, nasco come fotografo di moda, mi sono formato a Torino finendo poi gli studi a Milano alla John Kaverdash. Ho fatto diversi editoriali per poi togliermi delle soddisfazioni con delle campagne su vari magazine per un brand di calze; sono molto fortunato perché la mia passione si è trasformata in lavoro da qualche anno ormai. Per quanto riguarda il menswear ed il lifestyle invece è da circa un anno che sono diventato redattore moda uomo per D-Art.it, magazine online che tratta specialmente il luxury e lo stile; è una passione che ho sempre coltivato, curo molto il mio guardaroba come i miei servizi fotografici, quindi quando mi è stato proposto questo ruolo mi sono detto perché no?
Ora le consideri più dei mestieri o delle passioni?
Guarda “fotograficamente” parlando, sono professionista, facente parte dell’Associazione Fotografi professionisti, dal 2012, ma già prima mentre mi stavo formando, lavoravo come assistente a fotografi già affermati nel mondo della moda; ricordo il mio primo lavoro da assistente in L’Oreal con il mio insegnante di Kaverdash, emozionantissimo sul set, ma molto ambizioso. Finché sono riuscito come ti ho detto a fare la mia prima campagna per Red Sox Appeal, finita su GQ e Style Magazine.
Come riesci a conciliare le tue diverse attività?
Diciamo che il lavoro in redazione, per quanto concerne la mia rubrica settimanale, mi sta dando molto entusiasmo, e poi soprattutto posso fare editoriali di moda scattando anche le mie fotografie, perciò le due cose si conciliano alla perfezione. Anche se ti dirò, onestamente, che non mi aspettavo questo feedback positivo che sto riscontrando dai miei articoli, la cosa mi stupisce e non poco.
Qual è la tua vision come fotografo? Quali sono i generi fotografici che preferisci e perché?
Bella domanda… Ho avuto nel mio percorso formativo la possibilità di conoscere un grande maestro della fotografia italiana, Giovanni Gastel, partecipando ad un workshop di moda, evento benefico organizzato per i terremotati in Emilia. Devo dire che mi ha affascinato lavorare con lui, lo definisco il Gentleman della fotografia. Prendo molta ispirazione dai suoi scatti, ecco, lo vedo come un modello da seguire. Amo tutta la fotografia, tutti i generi, ma ciò che mi soddisfa davvero di più, è la fotografia di moda: impostare le luci, lavorare in equipe con make up artist, hair stylist, stare sul set insomma. Senza snobbare i paesaggisti, matrimonialisti ecc…
Cosa pensi della fotografia come mezzo di comunicazione?
La fotografia al giorno d’oggi è il mezzo di comunicazione più immediato, mi viene in mente nei social network: le persone non guardano nemmeno più le descrizioni su instagram, fanno il doppio tap per mettere il like e scrollano le pagine in maniera molto rapida. Io che ho vissuto la fotografia a pellicola da amatore e poi il digitale da professionista, credo che la fotografia ora sia a portata veramente di tutti; chiunque la può utilizzare ma non “violentare”, proprio perché oggi tutti sanno fare “click”, non vuol dire che non si debba fare ricerca, studiare, ampliare il proprio portfolio ogni giorno e poi soprattutto, bisogna avere l’umiltà di non sentirsi mai arrivati. Ecco, chi fa veramente la differenza, è chi riesce davvero a comunicare con le immagini.Ringraziamo il fotografo Nasario Giubergia per l'intervista concessa a ProntoPro.