Mental coaching: l'abbonamento in palestra per la tua mente

mental coaching

Con l'arrivo della primavera ci preoccupiamo della prova costume, ma chi ci pensa a tenere in forma la nostra mente? Flavio Folle, esperto in materia di mental coaching, ci parla di questa pratica e dell'approccio da lui utilizzato.

Mental Coaching: di cosa si tratta? Chi si rivolge a te ha esigenze prevalentemente legate alla vita professionale o anche a quella privata? Puoi parlarci dei tuoi clienti tenendo a mente questa distinzione?

il

mental coaching

è un allenamento simile a quello sportivo che però invece di lavorare sui muscoli per creare un corpo più prestante, lavora sui pensieri per creare un

atteggiamento mentale vincente

.In poche parole significa fare esercizi, per imparare ad alimentare e proteggere la propria autostima, per imparare ad automotivarsi, per imparare a pianificare il percorso più giusto per sé verso i propri obiettivi, per imparare a trovare l'opportunità insita in ogni evento, per imparare ad essere carismatici, diplomatici e assertivi, etc... .Tutto allo scopo di fare diventare automatici questi modi di pensare e di agire.Tutto parte dalla mente e da ciò che pensiamo di poter fare e non c'è nessun risultato (sportivo, artistico, lavorativo, relazionale e personale) che non tragga vantaggio dall'essere più sicuri di sé e delle proprie possibilità.Molte persone che si rivolgono a me, lo fanno per migliorare la loro condizione professionale (guadagni, carriera, gratificazioni, rapporto qualità tempo-risultati, etc...).Altre sono interessate a migliorare le relazioni con se stessi e con gli altri (smaltire la timidezza, trovare l'anima gemella, migliorare i rapporti col  partner, migliorare i rapporti con i colleghi, con i familiari o con i figli).In ogni caso i miglioramenti che otteniamo sono spendibili in ogni settore e anche se noi puntiamo per praticità ad un risultato preciso i miglioramenti si ripercuotono in generale sulla vita di chi si allena così.

Quali sono i principali ostacoli da superare all'inizio del training e come si evolve in seguito il rapporto con il cliente? Puoi parlarcene?

Ci possono essere diversi momenti critici durante il percorso ed è compito del coach saper motivare il coachee rispondendo a tutte le sue perplessità.

I problemi fondamentalmente sono due:

  • la diffidenza (la fiducia non si ottiene in regalo ma si guadagna con i fatti)

  • il punto di rottura fra la vecchia identità perdente (ma conosciuta) e la nuova vincente (ma sconosciuta)

Per risolvere la diffidenza, tutti i coach seri, che sono davvero certi del loro valore, danno la possibilità di sperimentare gratuitamente il loro modo di fare coaching.Per risolvere la paura di uscire dalla propria zona di confort invece è necessario dimostrare velocemente a chi si allena, che la parte faticosa di questo percorso deve farla il coach (creando esercizi su misura, ossia efficaci nel produrre risultati ma comodi da praticare).Insomma, pensare di cambiare per diventare persone migliori e realizzare le proprie aspirazioni è molto entusiasmante ma  richiede anche il passaggio da alcuni momenti di instabilità e ...Tutto passa appena si hanno i primi risultati che naturalmente cancellano ogni dubbio perché dimostrano in modo oggettivo che il percorso funziona.Io cerco sempre prove oggettive e i risultati che i miei coachee ottengono dai percorsi con me sono sotto gli occhi di tutti (vedi testimonianze dal mio sito flaviofolle.com o su ProntoPro)

Quanto dura mediamente un ciclo di training dall'inizio alla sua conclusione? In base a quali elementi può variare questo periodo? In che modo è possible verificare i risultati ottenuti step by step?

Per garantire questo risultato mi serve un percorso step by step di 12 sessioni da un'ora distribuite in un periodo di 6-8 mesi.

Preziosissima è la mia assistenza durante tutto il periodo dell'allenamento; infatti tramite email, facebook e whatsapp io sono a disposizione per supportare istantaneamente chi si allena con me anche fra una sessione e l'altra.

L'altro asso nella manica del mio modo di allenare è il fatto che la sessione di allenamento viene integralmente audio registrata e consegnata alla fine di ogni appuntamento al coachee (chi si sta allenando) affinché quest'ultimo possa riascoltare più volte come sono riuscito portarlo ad un livello sempre più alto ad ogni appuntamento.

Inoltre i risultati sono tenuti sotto controllo grazie ad un questionario che richiedo di compilare ogni volta prima della sessione di allenamento e che utilizziamo come traccia per essere focalizzati sull'obiettivo finale per cui in sessione saremo sicuri di notare e festeggiare i miglioramenti ottenuti, identificare ciò che si può migliorare ancora, ideare le azioni strategiche più funzionali per ottenere questi miglioramenti, far scattare in chi si allena la voglia di mettere in pratica queste strategie.

I risultati sono una matematica conseguenza di questo processo ripetuto che diventa quindi un automatismo e continua a produrre vantaggi anche dopo la fine del nostro allenamento.

Aggiungo in fine che il percorso, può essere pagato anche a rate mensili e non ci sono contratti vincolanti; questo garantisce al coachee di proseguire solo se è soddisfatto di ciò che sta ottenendo (e ovviamente se ho scelto questa formula è perché succede sempre).

 Ringraziamo Flavio per aver condiviso con noi la sua esperienza.

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