Qual è stata l'evoluzione che l'architettura ha subito nel corso degli anni?
Qui di seguito Saverio ci racconterà come l'architettura si sia evoluta nel tempo, quali sono le attuali sfide e come sarà l'architettura nel futuro.
1. Quali sono le sfide nel fare architettura oggi?
Fare architettura oggi significa assumersi delle responsabilità. Responsabilità verso le generazioni future che possono espletarsi solo attraverso la consapevolezza che le risorse sono limitate, che l'ambiente va salvaguardato e che la terra è una sola. Questa constatazione coinvolge il progetto su tutte le scale ed in tutti i suoi aspetti, dal mobile all' urbanistica. Un altro tema sul quale ci dobbiamo sicuramente confrontare è Il recupero del patrimonio esistente che passa dai centri storici alla riqualificazione delle periferie. Non possiamo più permetterci di sottrarre terreno coltivabile a favore di un'urbanizzazione che, specie in Italia, sembra veicolare l'idea che la città cresce diluendosi: questo è assolutamente insostenibile. Fortunatamente sta aumentando, da parte dei molti attori coinvolti nel processo edilizio, e anche da parte degli enti normatori, l'attenzione alla sostenibilità.
2. Cosa significa fare architettura di qualità?
Fare architettura di qualità significa, a mio avviso, mettere l'uomo al centro del progetto cercando quella dimensione di familiarità e benessere, di proporzioni e materiali che hanno come risultato manifesto una sensazione di armonia e sorpresa, dove la forma segue la funzione per cui è realizzata (form follows function). L'architettura di qualità porta trasformazione e cambiamento e, allo stesso tempo, deve comunicare con il contesto in cui si esplica e, quindi, carpirne l'essenza. Un edificio realizzato a Bolzano non potrà essere uguale ad uno realizzato a Catania, ma caratteristica comune di entrambi, dovrà essere quella di organizzare spazi di incontro tra le persone e di relazione all'ambiente circostante, contaminandolo e contaminandosi di conseguenza. In fondo, come dice Renzo Piano "L'essenza dell'architetto è lo spirito d'avventura".
Quali sono le difficoltà maggiori con i committenti? Oggi i clienti sono sempre più esigenti e più preparati, anche se le novità sono sempre difficili da “digerire”, specialmente quando vanno a toccare dei campi radicati come quello del mattone e del calore. Lavorando a stretto contatto con l'innovazione tecnologica grazie alla partnership con Easytech srl ed essendo specializzato in edifici in legno, una sostanziosa parte di tempo viene impiegato con il committente per spiegare le tecnologie costruttive proposte e la qualità dei materiali da utilizzarsi.
3. Quale è la sua visione dell'architettura del futuro?
Le nuove tecnologie hanno portato ad una maggiore interazione tra i vari settori edilizi, dai materiali costruttivi, all'impiantistica fino ai nuovi sistemi di gestione domotica; tutto è in strettissima connessione. Anche nella progettazione sono stati fatti importanti progressi; tenendo in considerazione software che utilizzano modelli parametrici che consentono di valutare con precisione l'orientamento, l'irraggiamento, le prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti tecnologici. L'architettura del prossimo futuro, anche grazie a questi strumenti di progettazione integrata dovrà essere in grado di affrontare su scala globale il fenomeno dell'urbanizzazione e della densificazione dei centri urbani, il fenomeno dell'aumento esponenziale dei rifiuti e degli scarti prodotti dall'uomo, l'utilizzo sostenibile delle risorse costruttive e la gestione sempre più mirata dell'energia che dovrà essere rinnovabile e sempre più indipendente dalle grandi reti di distribuzione. Consapevolezza, curiosità e sostenibilità sono gli ingredienti necessari per affrontare i progetti del futuro. Si ringrazia Saverio Antonini per il tempo che ci ha dedicato.