6 cose da sapere sull'impianto elettrico in casa

Ogni impianto elettrico è progettato e realizzato su misura per il cliente, o meglio, per la tipologia di abitazione che possiede. Scopri questi 6 aspetti da tenere a mente sul tuo impianto e che forse non conosci. 

Quali sono le componenti principali dell’impianto?

L’impianto è suddiviso almeno in due circuiti, dedicati a luce e forza, che fanno riferimento a due diversi interruttori. Questa suddivisione è importante perché impedisce all’alimentazione, in caso di guasti o altri problemi, di interrompersi completamente.

  • La componente principale dell’impianto è il centralino o quadro elettrico. È proprio qui che confluiscono tutti i circuiti elettrici e in cui si trovano gli interruttori e il salvavita

  • Il salvavita è invece un interruttore di protezione, che previene gravi danni a tutto il sistema e alle persone che entrano a contatto con esso. In particolare, protegge da cortocircuiti, dispersioni elettriche e surriscaldamento dei conduttori. 

  • Il sistema di messa a terra: permette di scaricare a terra l’elettricità quando si verifica un picco di tensione. Aiuta a rendere più sicuro l’impianto.

  • Cavi conduttori: ne esistono di tre tipi, ognuno con una funzione diversa. Il primo è quello relativo alla fase di corrente (di solito è nero ma può essere anche rosso, marrone o grigio), il secondo è il neutro (di solito di colore blu) ed il terzo è quello relativo alla messa a terra ( di solito di colore verde-giallo).

Planimetria e arredamento 

Nel caso dell’installazione di un impianto completamente nuovo, è importante prima definire l’organizzazione degli spazi interni. Nello specifico, il Professionista deve avere ben chiara la planimetria e le scelte di arredamento. Avendo in mente come vorrai vivere gli ambienti e posizionare gli arredi, potrai aiutare l’esperto a suggerire dove inserire correttamente interruttori e prese e quanti installarne. Quindi ricorda: prima progetta con attenzione, perché eventuali modifiche su un impianto nuovo saranno difficili da apportare.

Quanti tipi di impianti elettrici esistono?

L’impianto elettrico può essere incassato o a vista: vediamo le principali differenze.

  • Impianto elettrico incassato: questo sistema privilegia l’aspetto estetico, perché nasconde l'impianto elettrico all’interno delle mura. Nonostante il costo più alto, il vantaggio principale che si ottiene è proprio dal punto di vista estetico, a beneficio del look complessivo dell’abitazione. 

  • Impianto elettrico a vista: questa scelta è più economica e veloce da installare, ma anche antiestetica. Si tratta infatti di realizzare un impianto elettrico visibile. Se vuoi optare per questa scelta e allo stesso mantenere un aspetto ordinato e curato, ti consigliamo di installare l’impianto in locali meno frequentati, come ad esempio la cantina, il sottotetto o lo sgabuzzino. 

Come attestare la conformità del proprio impianto?

Per attestare la conformità del proprio impianto in qualunque momento necessario è utile possedere la Dichiarazione di Conformità. Questo documento, chiamato anche DICO è rilasciato da un Professionista successivamente ad una modifica o installazione dell’impianto elettrico. Se l'intervento riguarda una modifica dell’impianto, allora la Dichiarazione riporterà i cambiamenti apportati e gli effetti.La DICO è necessaria se devi richiedere l’allacciamento di nuove utenze e se vuoi ottenere il certificato di agibilità. Inoltre, può essere uno strumento utile a conoscere lo stato del proprio impianto e a poterlo comprovare quando serve. [cerca-professionista url="https://www.prontopro.it/search/tags/f6e90149-ef24-11e8-a21b-02286126d5c8"]

Dopo quanto tempo devo rifare l’impianto?

Un impianto elettrico dura normalmente da 15 a 20 anni. A distanza di anni dalla messa in funzione di un impianto ex novo, questo non è più considerato a norma di sicurezza. Bisogna quindi affidarsi a un esperto per la revisione e per rendere l’impianto di nuovo conforme. Ogni 5 anni invece è bene far controllare il giusto funzionamento di tutto il sistema per prevenire danni più gravi sul lungo periodo. Diverso è il caso di interventi di manutenzione ordinaria. Ci sono 3 campanelli di allarme che possono aiutarti a capire quando è arrivato il momento di far intervenire un esperto:

  • Il tuo contatore salta di continuo.

  • Senti di frequente un odore di bruciato.

  • Ogni volta che inserisci una presa noti che si formano delle scintille.

Le soluzioni “fai da te” sono pericolose?

Gli interventi elettrici in autonomia sono sempre sconsigliati, perché si mette a rischio non solo l’impianto ma soprattutto la propria vita. Bisogna sempre affidarsi alle competenze di esperti del settore per prevenire sovraccarichi, cortocircuiti e danni seri derivanti da tentativi azzardati di risolvere i malfunzionamenti.Per ottenere installazione e manutenzione efficienti e a norma affidati a personale competente: scegli uno dei nostri Pro!

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