Abbiamo intervistato per voi Alessandro Castiglioni che ci ha raccontato la sua esperienza dafotografo professionista nel settore del food.
Come è nata la tua passione per la fotografia nel settore del Food?
Ho studiato architettura, ma la mia vera passione erano e sono i viaggi, reportage dal mondo, raccontare... e quasi per caso sono approdato alla fotografia nel settore della cucina, dopo lunghi anni dedicati ai servizi di turismo per il mondo. Ho cercato e cerco di raccontare il food nello stesso modo in cui racconterei di minatori boliviani nelle viscere delle loro montagne, con la massima discrezione. Quello che voglio è proprio questo, in ogni servizio che svolgo, cercare di essere il meno invasivo possibile per poter così cogliere la naturalezza delle azioni.Ho iniziato con Identità Golose, rassegna di chef stellati e non. Da lì sono finito nelle migliori cucine, ho avuto modo di scoprire il mondo food e di apprezzare ricerca e composizione del cibo, anch'essa un arte.
Quali sono le particolarità di questo genere fotografico? Cosa si vuole comunicare immortalando il cibo?
L'arte di impiattare, di presentare agli occhi l'unione di qualità e bellezza. Amo scattare il food in maniera molto creativa, molto spesso senza rispettare tecnicismi che si dovrebbero seguire. Spesso anche nell'immagine food è l'emozione che conta, il gesto di uno chef, o semplicemente ciò che mi stimola guardando un piatto, non per forza deve essere tutto a fuoco ed illuminato alla perfezione, anche uno scatto fuori fuoco a volte può emozionare.
Hai lavorato per diverse aziende di grande rilievo. Ci racconti una di queste esperienze che ti ha particolarmente coinvolto?
Tutto ciò che si avvicina al reportage è quello che più mi stimola e piace. Ricordo con piacere un lavoro svolto x Selecta SPA (Primizie x la ristorazione), sono stato a stretto contatto con pescatori sulla loro imbarcazione per 3 giorni raccontando la loro storia, il mare e il gambero rosso di Santo Spirito, in Puglia.Poi tutto ciò che gravita attorno al vino. Mi piace il vino e il suo habitat. Vedere nascere una bottiglia e scoprire tutto ciò che si deve fare per ottenere un vino di qualità ha dell'incredibile. Vedere mani che raccolgono grappoli su terreni impervi, cantine che sembrano cattedrali... insomma è bello vederlo nascere, fotografarlo ed anche berlo.
Come alimenti negli anni la tua passione per la fotografia?
In primis viaggiando, quando posso, e se non posso viaggio con la fantasia. Cerco ottiche strane, inquadrature diverse ecc. Leggo, mi informo e incuriosisco attraverso la rete. Ho poi la mia famiglia come palestra, i miei ragazzi e mia moglie sono spesso i soggetti delle mie fantasie.Ringraziamo il fotografo Alessandro Castiglioni per l'intervista concessa a ProntoPro.