In questo articolo ci faranno scoprire i piaceri ed i sapori della cucina pavese e ci daranno dei preziosi consigli su come iniziare a cucinare.
Come è nata la sua attività?
In realtà la mia non è ancora un’attività ma una passione. Il mio intento sarebbe quello di diventare ambasciatore dei prodotti del territorio pavese.Il tutto è nato 6 anni fa, nel 2011, quando ho scoperto che su internet non esisteva una promozione dei prodotti del territorio. Con l’aiuto di un paio di amici, ho iniziato a visitare le aziende, ad approfondire le conoscenze che avevo sul territorio e ho scoperto che esistevano molte piccole realtà che producevano prodotti di eccellenza, dai formaggi di capra, agli ottimi vini dell’Oltrepo, all’allevamento di lumache, solo per citarne alcuni.Il mio modo di procedere consiste nel visitare l’azienda, conoscere i titolari e la loro storia, degustare i lori prodotti e poi parlarne in una pagina a loro dedicata sul mio sito www.ghiottonepavese.com. Non chiedo compenso in denaro.
Come descriverebbe la cucina pavese?
Una cucina sana, genuina, realizzata con ingredienti spesso “poveri” ma di qualità, ricca e variegata da zona a zona. La provincia di Pavia confina con la Liguria, il Piemonte ed Emilia Romagna e, ovviamente, viene influenzata dalle culture di questi territori.
Quali sono i prodotti e i sapori tipici della cucina pavese?
Il piatto che forse rappresenta maggiormente questa provincia è il risotto, in particolare quello alla certosina, ma non dobbiamo scordare i ravioli ripieni di stufato, le rane, le alborelle, il ragò d’oca senza dimenticarci della Zuppa pavese, piatto che fu servito a Francesco I di Francia quando fu catturato nel 1525, durante la battaglia di Pavia e che, dal 2015, è stato riconosciuto da Regione Lombardia come prodotto agroalimentare tradizionale. Molti sono i prodotti De.Co.: la mostarda di Voghera, i fagioli borlotti di Gambolò, gli asparagi bianchi di Cilavegna, il salame di Varzi, la cipolla rossa di Breme, la zucca Berrettina di Lungavilla, il peperone verde di Voghera, i brassadè di Staghiglione, la zucca Bertagnina di Dorno, le patate del Brallo…
Quali consigli darebbe a chi non ha mai acceso un fornello e ha voglia di imparare a cucinare, come si inizia?
Io ho iniziato a cucinare da bambina seguendo gli insegnamenti di mia nonna. Oggi le trasmissioni che parlano e trattano di cucina sono tantissime, ma spesso a un principiante creano molta confusione,e lo stesso vale per i siti internet: moltissime ricette ma non tutte così facilmente eseguibili. Secondo me l’ideale per una persona alle prime armi è un corso di cucina. Io insegno Cucina creativa all’UniTre di Pavia da tantissimi anni e ho una certa esperienza nel settore (faccio anche corsi di cucina a domicilio): cucinare con qualcuno che ti sta accanto guidandoti e consigliandoti passo a passo fa sentire a proprio agio anche il dilettante più maldestro.Ringraziamo Cristina Dioli per la sua disponibilità e per averci dedicato il suo tempo.