La fotografia di Alberto Carolo
Abbiamo intervistato il fotografo Alberto Carolo, che ci ha introdotti nel mondo della sua fotografia.
1. Come hai intrapreso la strada della fotografia?
Ero ragazzo e come tutti i ragazzi sognavo. A 17 anni rimasi folgorato letteralmente visitando un noto studio fotografico (Vajenti centro fotografico)Alla vista della sala di posa, dei grandi bank appesi al soffitto di più apparecchi a banco ottico posizionati per fotografare oreficeria e gioielli capii che quella era la mia strada.
2. Quali sono i tuoi obiettivi quando scatti una foto? Cosa vuoi trasmettere tramite essa?
Credo che scattare una foto voglia dire realizzare una sintesi. L'obiettivo è dare forma a qualcosa tra i mille ingredienti che frullano nella mia fantasia. Voglio trasmettere idee non banali: fermarmi prima di essere indecente e non fare nessun scatto scialbo.
3. Quali sono i generi fotografici che preferisci e perché?
Guardando le foto nel mio sito albertocarolo.it si può capire il mio genere. Mi ha ispirato molto Helmut Newton, unico mio fotografo di riferimento assieme a Klaus Wikhard. Ho scelto la bellezza e la ricerca enciclopedica, come i registi Peter Greenaway, e il magnifico Andrei Zulawski, altro grande da cui attingere...per tutti i fotoamatori e non è da vedere il suo film Femme Publique: lei balla nuda, lui la fotografa e si becca un infarto. Altri tempi!
4. C'è un episodio della tua carriera che ti è rimasto particolarmente impresso?
Nessun episodio eclatante ma piccole situazioni. Nel 2004 ero alla DIESEL a Molvena per discutere un lavoro, nel cortile dell' edificio vidi un treppiedi posizionato, un signore con gli occhiali tondi e i pantaloni bianchi: apparve il mio maestro Helmut Newton, manon ebbi il coraggio di andargli incontro. Troppa emozione!
Ringraziamo Alberto per l'intervista concessa a ProntoPro.