Oggi per ProntoPro intervistiamo Medeea.
Com'è nata questa attività?
architettura
Durante gli anni dell'università a Venezia io e Chiara ci siamo incontrati ed abbiamo incominciato a parlare di architettura, affrontando insieme un laboratorio di progettazione. Da quel momento in poi, dopo esserci laureati insieme con una tesi sull’archeologia industriale nel 2004, abbiamo iniziato a collaborare con importanti studi di progettazione architettonica, portando avanti comunque il nostro progetto comune medeaa, attraverso il confronto continuo sui temi dell’architettura, concorso dopo concorso, progetto dopo progetto, cercando un nostro linguaggio.Medeaa nasce quindi inizialmente come atelier, dove fare sperimentazione contaminando l'architettura con la grafica, la fotografia e il design, lavorando su concorsi di progettazione anche di grande scala, ma curando il dettaglio con grande attenzione. Negli ultimi anni da atelier siamo diventati uno studio associato d'architettura, mantenendo però sempre vivo lo spirito iniziale.
Quanto prendi in considerazione l'elemento luce all'interno di un ambiente?
La luce, o l'assenza della stessa, nelle nostre architetture è un elemento di primaria importanza. Quando incominciamo a ragionare su un progetto, dopo aver sentito il cliente ed aver verificato la conformità alle normative vigenti, la nostra attenzione si sposta allo studio dello spazio. Qui la luce gioca un ruolo fondamentale nella definizione dello stesso sia che si parli di naturale che di artificiale. La luce naturale, “morbida” e continua, è una componente fondamentale. Infatti le aperture verso l'esterno (finestre-portafinestre) ricoprono un ruolo importante sia perché uniscono l'interno e l'esterno non solo visivamente ma anche perché hanno il ruolo di portare all'interno dell'abitazione la luce naturale. Uno studio solare è quindi una delle prime cose da fare per verificare l'orientamento rispetto al sole e quindi organizzare la successione degli spazi interni. La luce artificiale, grazie anche alle nuove tecnologie al led, sta diventando sempre più protagonista negli ambienti sia residenziali ma, soprattutto, commerciali. Faretti ad incasso o meno, luci lineari, luci a spot a pareti o soffitto, illuminano in modo specifico ogni spazio e, inoltre, danno una forte gerarchia. Corpi illuminanti che, grazie al design d'autore, diventano anche elementi imprescindibili dal punto di visivo e non solo illuminotecnico.
architettura
Nel suo lavoro, segue uno stile particolare? Se si, quale?
architettura
I riferimenti culturali per un progettista sono fondamentali, sia che si parli di interior design, di architettura ma anche di design di prodotto. Non credo che medeaa segua uno stile particolare, sicuramente i nostri punti di riferimento sono e rimangono i grandi maestri dell'architettura del 'Novecento. Il motivo credo che sia duplice: il primo è legato allo studio e all'università, dato che su quegli architetti ci siamo formati, il secondo è che riteniamo quei professionisti dei punti di riferimenti come architetti a tutto tondo. Frank Lloyd Wright, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Alvar Aalto, Carlo Scarpa erano architetti che spaziavano dall'architettura all'urbanistica, creavano prodotti ed oggetti di design ancora importanti e iconici e in loro c'era inoltre una forte componente artistica pittorica.Ringraziamo lo studio di architetti associati Medeea per la disponibilità!
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