Lo chef Alessandro Cherubini ci presenta 2 ricette di Pasqua tipiche della tradizione toscana

Lo chef Alessandro Cherubini ci presenta 2 ricette di Pasqua tipiche della tradizione toscana

Alessandro Cherubini, è il primo chef del ristorante storico “Veg and Wine” a Roma. In questo articolo ci racconta 2 ricette della tradizione toscana per la Pasqua.

“Dalle mie parti la tradizione vorrebbe (anche se purtroppo va perdendosi) che la famiglia si riunisca con tutti i parenti la mattina di Pasqua per fare la colazione. Al ritorno dalla Messa di Pasqua ci si siede a tavola per mangiare salumi, formaggi, uova sode (rigorosamente benedette in precedenza dal parroco), la "ciaccia di Pasqua" e la "ciaramiglia"  (tipica dell'aretino).

La Ciaccia di Pasqua

Ricetta di giallozafferano

INGREDIENTI

- 1 kg di farina 0
- 500 gr di acqua
- 2 cubetti di lievito di birra
- 25 gr di sale
- 1 cucchiaio di pepe
- 600 gr di pancetta
- 1 noce moscata

La ciaccia di Pasqua è un pane nel cui impasto si aggiunge della pancetta, che viene tagliata a dadini, spadellata fino a farla diventare croccante ed aggiunta – insieme al grasso che ne scaturisce dalla cottura – all’impasto di acqua, lievito e farina oltre che pepe, sale e noce moscata. L’impasto così ottenuto viene fatto lievitare per alcune ore e cotto poi in forno fino alla doratura della superficie della ciaccia. A quel punto la cottura sarà ultimata e la ciaccia è pronta, croccante e fragrante.



La Ciaramiglia

Ricetta di missionecucina.it

La ciaramiglia, invece, è un dolce asciutto che viene mangiato sorseggiando del Vinsanto, il tipico vino passito che si produce in Toscana attraverso l'appassimento dell'uva ed un processo di invecchiamento che, nei prodotti di alta qualità, avviene in piccole botticelle di legno (di capacità massima di 70 litri) e dura come minimo 3 anni. 

INGREDIENTI

- 6 uova
- 250 gr di zucchero
- 400 gr di farina 0
- 1 bustina di lievito per dolci
- 150 gr di burro
- Semi di anice
- Liquore all'anice

La ciaramiglia si prepara mescolando le uova con zucchero, semi di anice, liquore all'anice e farina. Nell'impasto viene aggiunto il burro fuso e una bustina di lievito. L’impasto così ottenuto si lavora a mano su una tavola di legno per poi essere infornato (in forno statico a 180°) fino a che l'interno - facendo la prova dello stecchino - non risulterà asciutto. A quel punto si lascia intiepidire un po' e lo si spennella in superficie con dell'uovo sbattuto insieme a del liquore all'anice e cospargendo con confettini colorati, rimettendolo poi nel forno tiepido per permettere a questa glassatura di solidificare.

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