Nel catering non ci si deve accontentare
Oggi abbiamo intervistato Giuseppe Vallefuoco, che ci ha raccontato quanto un catering possa essere serio e programmato.
1. Raccontaci di te e della tua attività
Mi presento, mi chiamo Giuseppe Vallefuoco e sono general manager dell’azienda Osiride catering e banqueting.
Sono l’ultimo di tre figli da papà operaio metalmeccanico e madre casalinga.
All’età di 14 anni ho cominciato i miei studi presso l’istituto alberghiero. Fin da subito in me nacque una grande passione per tutto ciò che è ristorazione e i ricevimenti in particolare.
Fu all’età di 15 anni che mi accadde un episodio che ho sempre impresso nella mia mente. Mio padre si rivolse ad un amico, all’epoca proprietario di un noto ristorante della zona in cui abitavo, per farmi avere la mia prima esperienza di lavoro. Lavorai due giorni, un sabato e una domenica, per un totale forse di 30 ore. La domenica sera ricordo bene il titolare che chiamava uno per volta il personale saltuario per la retribuzione dei due giorni di lavoro… Il mio turno però non arrivava. Io intanto ero li ad asciugare tutti i bicchieri utilizzati per il servizio. Sembrava non finissero più. Ce n'erano 300 o 400… Pensavo tra me e me: "ora arriverà il mio turno! La prima paga!" Quanti soldi sarebbero stati! Intanto i bicchieri non finivano mentre tutto il personale era cambiato e pronto per andare via. Salutai i colleghi dei due giorni e rimasi solo, in compagnia di quei bicchieri.
Quando finalmente terminai corsi subito dal titolare sperando che questo mi avrebbe pagato! Avevo le gambe quasi atrofizzate, i piedi letteralmente mi bruciavano, si erano formate persino delle bolle! Non avevo il coraggio però di chiedere della paga. Ero un bambino che per la prima volta aveva affrontato il mondo da solo. Fu solo quando ero li li per andare via che il titolare si avvicina, e con una sorridente espressione compiaciuta mi disse:” Prendi! Questo è il tuo compenso!” Ringraziai, presi i soldi e li misi in tasca senza nemmeno contare quanto fossero. Appena fui fuori dal ristorante li contai. Erano L.20.000. Proprio cosi! Era il 1996. All’epoca un cameriere guadagnava circa L.120.000 al giorno ed io ne ebbi L20.000 per 4 giornate concentrate in due. Ci rimasi malissimo! Piansi tantissimo dando la colpa a mio padre! Lui gli aveva parlato, disse. Capii una cosa però da quell’esperienza. Qualunque sarebbe stato il lavoro della mia vita avrei dovuto impararlo bene ed in fretta. Se fossi stato il migliore avrei sempre lavorato e guadagnato bene!Fu cosi che decisi di intraprendere questa strada seriamente.
Nono ho più pensato al guadagno ma a migliorarmi sempre e costantemente. I soldi sono passati in secondo piano. Ho fatto sacrifici enormi per raggiungere i miei risultati! In Italia, dove il tasso di disoccupazione giovanile è al 50% circa, farsi strada da solo non è semplice! Ciò che però mi ha sempre spinto e dato forza è la passione che metto nel mio lavoro. La stessa passione che chiedo ai lavoratori della mia azienda oggi. La ristorazione è un settore tanto affascinante quanto duro e complicato e se non si è seriamente motivati da una forte passione difficilmente sarà fatto bene! Io paragono il cuoco o il cameriere ad un calciatore. Per me che non amo il calcio giocare una partita è un sacrificio. Non trovo divertimento nel sudare e stancarsi per rincorrere un pallone. Infatti non sono per niente bravo!
2. Qual è il vantaggio di affidarsi ad un'azienda di catering?
Nel 2007 nasce Osiride. Il mio intento era quello di offrire un servizio di ristorazione di alto livello ad un pubblico di ceto medio che ancora non lo conosceva. Offrire un servizio formale e di classe ma che sia giovanile e innovativo e non troppo esoso allo stesso tempo. Cominciammo con pochi e piccoli ricevimenti. Le soddisfazioni economiche erano davvero poche ma ciò che mi ha sempre dato la forza per crederci e continuare era il sorriso sul volto degli ospiti. Spesso piacevolmente sorpresi dall’innovazione dei nostri servizi. Nel 2016 abbiamo fatto oltre 200 ricevimenti. Offriamo ai nostri clienti un servizio di grande qualità qualunque sia la location dell’evento. Se non ne dispongono loro offriamo la possibilità di scegliere una delle nostre location esclusive situate nell’area partenopea. Ville, domus d’epoca, giardini maestosi, castelli, spiagge. Ognuna delle nostre location si differenzia per lo stile e la tipologia in modo da accontentare le esigenze più svariate.
Per garantire una cucina di altissima qualità i piatti vengono preparati esclusivamente sul luogo del ricevimento.
Nella mia esperienza lavorativa ho visto catering blasonati che trasportavano i cibi già pronti per essere serviti. Gli antipasti, i primi e i secondi piatti serviti ai ricevimenti avevano la qualità di una mensa ospedaliera. I nostri chef provengono tutti da una formazione di tipo locale ed internazionale. Essi stessi si occupano di selezionare esclusivamente materie prime di qualità certificata e controllata. La differenza però la fa anche il servizio che è sempre attento e impeccabile. I nostri maitre, sommeliers e barmen si occupano di fare una attenta selezione del personale. Il catering è cosa ben diversa dal ristorante classico. Posso affermare a gran voce che è molto più complicato! Il know how e la capacità di problem solving del personale sono fattori importantissimi. Basti pensare che ad ogni ricevimento bisogna allestire un vero è proprio ristorante sul posto.
E se un ospite dovesse chiederci del ghiaccio ed abbiamo omesso di portarlo? O se qualcuno gradisse una variazione rispetto al menù concordato? Problemi questi che non possono esserci! Gli articoli sono tantissimi! Piatti, bicchieri, tovagliati, tavoli, sedie, cucine, cibi e molto altro ancora. Ragione per cui il nostro magazzino è gestito con sistemi informatizzati all’avanguardia. Nulla è lasciato al caso.
Negli ultimi anni un altro fattore è diventato in breve tempo importantissimo per l’ottima riuscita dei ricevimenti l'allestimento. Offriamo ai nostri clienti la consulenza ed il supporto di una event planner professionista. Essa si occupa di curare l’aspetto estetico e decorativo dei ricevimenti. Gli arredi giusti, i fiori giusti, gli oggetti decorativi e le scenografie coordinate secondo lo stile scelto dai clienti. Offriamo oltre 30 modelli di tovagliati, 10 modelli di sedie, 10 modelli di salotti da esterno o interno. Insomma tutto è prima progettato e poi messo in pratica per creare il ricevimento che si è sognato! Dallo stile classico e formale al moderno fino alle ultime tendenze shabby e country chic. Noi vogliamo essere dei precursori in questo senso!
Ancora oggi la mia azianda è fondata sugli stessi principi di passione e miglioramento di 20 anni fa! Non badiamo al numero degli eventi che facciamo ne tantomeno ai ricavi ma alla qualita dei nostri servizi e alla soddisfazione dei clienti. Gli stessi clienti che per altri eventi o per quelli dei loro parenti o amici scelgono una location diversa ma vogliono un servizio di ristorazione collaudato, senza affidarsi al caso.
3. Come si può riconoscere un catering eccellente?
Ecco alcuni consigli per chi intende avvalersi di un catering per il proprio evento:
Innanzitutto di rivolgersi ad un’azienda che sia già stata testata durante un altro ricevimento;
Ad un incontro conoscitivo chiedere se il personale è alle dipendenze dirette della stessa o attraverso un’agenzia di lavoro o peggio ancora se si tratta di lavoratori occasionali. Come ho già detto è fondamentale la formazione del personale. Durante la stagione dei ricevimenti c’è carenza di personale ragion per cui spesso si incontrano improvvisati che fanno i camerieri per arrotondare gli stipendi o per mantenersi agli studi.
Durante l’incontro bisogna capire la persona con la quale si interloquisce con quale spirito lavora. Si tratta di un venditore che accontenta passivamente le richieste o peggio uno che cerca di vendere i ghiaccioli agli eschimesi oppure vive la programmazione del ricevimento con entusiasmo e inventiva?
Importante è chiedere anche quanti eventi fanno ogni anno. Se si tratta di una buona azienda risponderà che il numero non è un fattore importante. Vale sempre la regola che la quantità va a discapito della qualità. La ristorazione ed i ricevimenti in genere non possono essere standardizzati e meccanizzati. La ristorazione è creatività! La standardizzazione la lasciamo ai fast food.
Infine durante la scelta della location bisogna chiedere sempre: ”e se dovesse piovere quel giorno?” Non accontentarsi di una un piano B mediocre per vivere poi l’angoscia del rischio pioggia durante tutto il periodo dei preparativi. Chi offrirà una soluzione B mediocre significa che non ha a cuore l’ottima riuscita dell’evento, vuole solo fare cassa.
Ringraziamo Giuseppe Vallefuoco per l'intervista rilasciataci, vi rimandiamo al suo sito per maggiori informazioni:www.osiridecatering.com