Oggi per ProntoPro intervistiamo Polisynth, founder del "Sonora music center" di Roma; un luogo dove fa da padrona la musica, in tutte le sue forme.
Chi è Sonora music center? raccontaci come è iniziata la tua attività...
Il Sonora è stato fondato da me, Andrea Policiti- in arte Polisynth- assieme ad un gruppo di musicisti professionisti e tecnici del suono nel 2009 e nasce da un’idea che ho sempre coltivato da quando ero un adolescente.Sono stato sempre appassionato di musica e affascinato dalle nuove tecnologie e già a 15 anni mi esibivo come dj nelle discoteche e nei locali di Roma e conducevo programmi radiofonici. Così ho avuto la possibilità di confrontarmi con musicisti e Dj’s professionisti che hanno arricchito il mio carattere musicale ed hanno aperto la strada a nuove prospettive creative.Oltre ad un interessante percorso come Dj, poi producer, sono stato il tecnico del suono e il responsabile audio del Black out, il Circolo degli artisti, il Caffè Renault... ed altri importanti club capitolini. Dopo aver terminato gli studi nel settore musicale ho continuato la mia attività come Dj e produttore ed ho trasformato le mie idee artistiche in una struttura che potesse diffondere la cultura musicale, dal folclore alla musica d’avanguardia, e offrire percorsi di insegnamento musicale.Il Sonora è un centro musicale in cui il musicista o il semplice appassionato può entrare e soddisfare ogni sua esigenza, dando sfogo alla propria vena artistica senza alcun limite. Si può imparare a suonare uno strumento, studiare nelle sale prova, organizzare, provare ed arrangiare musica con la propria band in ambienti confortevoli e funzionali che sono allestiti con la migliore strumentazione disponibile oggi. E si possono incontrare altri musicisti con i quali formare nuove band, registrare un disco assistito da tecnici del suono professionisti ed esibirsi dal vivo frequentando laboratori di musica d'insieme.Dunque il Sonora è un’associazione culturale che offre una scuola di musica, canto, dj e producer e gestisce 4 sale prova per musicisti, band, solisti e dj’s nel contesto di un ambiente ampio, confortevole e ricco di servizi extra per gli artisti più esigenti. Le attività di insegnamento sono affidate a vari insegnanti con corsi individuali di canto, flauto traverso, chitarra classica ed elettrica, basso, batteria e percussioni, pianoforte e tastiere, home recording e fonia, sound design Dj e Dj producer.Inoltre offre uno studio di registrazione e produzione musical all'avanguardia che è composto da una control room (regia) e una sala ripresa dove mi sento direttamente coinvolto in maniera costante ed affascinante.Collaborano in studio con me arrangiatori e musicisti professionisti per sviluppare idee, comporre, arrangiare, fino a poter produrre completamente un disco. Alcuni degli artisti con i quali ho avuto l’onore di collaborare sono stati Fiordaliso, Teresa De Sio, Sumi Jo, Corona (Olga De Souza), Tony Esposito, Enzo Gragnaniello, Baba Sissoko, James senese, e molti altri. Posso dire che questa attività mi offre ogni giorno la possibilità di realizzare concretamente nuovi progetti musicali e rappresenta la mia fonte principale di ispirazione, creatività e crescita.
Quali sono gli aspetti che ami del tuo lavoro e le maggiori difficoltà?
Il mio lavoro ha una peculiarità rappresentata dal lato artistico e questo aspetto rende qualsiasi impegno un piacere da affrontare con diletto, sia nel cercare nuovi groove e melodie, sia nell'arrangiare un brano al di là del genere e dello stile; fare tutto questo per le mie produzioni personali o per altri artisti, Dj’s o producer, fino ad esibirmi davanti ad un pubblico con la mia musica. Volendo parlare delle mie produzioni, AKA Polisynth, il genere spazia tra Elettronica, House, Tech house, influenzata da innumerevoli generi tra i quali, New wave, Funk, Rock....ultimamente sono attrattodal pop main stream e devo dire che si cominciano ad ascoltare nell'etere e on line sonorità che fino a poco tempo fa erano caratteristiche solo di un mondo underground.Note dolenti ma assolutamente gestibili e superabili sono, e credo che la cosa sia comune a molti creativi ed artisti, le relazioni con la parte commerciale di questo sfavillante mondo, il contatto con gli organizzatori, i produttori, le etichette discografiche, le radio.....fino ad arrivare al lato burocratico ed amministrativo del sistema, insomma come dire ad un certo punto devi mettere da parte creatività ed emozione e far prevalere il lato pragmatico e imprenditoriale.
Visto che la tua area di interesse è musicale, c’è qualche genere che preferisci? Ce ne vuoi parlare?
Individuare un genere preferito in assoluto è un’impresa ardua e come avrai capito il mio percorso musicale ha fatto tappe importanti e distanti tra loro.Nonostante le mie produzioni siano di musica elettronica, le mie preferenze passano dal funk alla new wave, dal blues e Rock alla musica afro latin ed i ritmi brasiliani senza dimenticare il folk mediterraneo; tutta questa costellazione di vari generi è una fonte e un pot-pourri per la musica elettronica e ne fruiscono in primis i groove e i ritmi afro latini, dalblues agli ostinati ipnotici al new wave fonte di atmosfere e tappeti sonori, senza dimenticare l’asprezza e la spregiudicatezza dal rock ed i colori alternativi dal folk.Questa è l’idea che ho della musica elettronica , un genere per me appassionante, poliedrico, per cui parlare non sarebbero sufficienti le pagine di un libro. Vorrei fare omaggio ai miti che hanno reso questo genere oggi popolare ossia alcune icone che cominciarono negli anni 70 come i Pink Floyd e Genesis che nonostante avessero una personalità musicale Rock Progressive aprivano la strada alla musica elettronica.Gruppi che li seguirono e gruppi contemporanei hanno poi dato un carattere più futuristico a questo genere mettendo in risalto nuove sonorità con l’ausilio di nuovi strumenti elettronici consacrando di fatto la nascita della Musica Elettronica. Parliamo di Kraftwerk, Jean-Michel Jarre, Vangelis, Tangerine Dream, Giorgio Moroder, Depeche Mode, Current 93, The art of noise, Pet shop boys, In the nursery.....la lista potrebbe continuare fino ai giorni nostri ma al momento vi posso solo invitare ad ascoltare uno qualsiasi di questi artisti per addentrarvi e sentire l’essenza della musica elettronica così senza bisogno di troppe parole. Citando Frank "parlare di musica ècome ballare di architettura".Ringraziamo Polisynth per l'intervista.