Oggi abbiamo posto alcune domande per conto di Pronto Pro ad Alberto Apostoli, un architetto di grande esperienza, specializzato nell’ambito della progettazione di centri benessere e spa.
Qual è il legame tra l’architettura ed il benessere?
Il legame è dato dal territorio in cui nasce il progetto. Il concept alla base dei miei progetti cerca sempre di rispecchiare le peculiarità del luogo, senza scadere nella mera banalizzazione dello stile locale. Il territorio definisce le atmosfere, la filosofia del progetto e, in gran parte, anche i materiali di costruzione. A Monreale, ad esempio, abbiamo recentemente realizzato una spa il cui concept rifugge dalla creazione di spazi artificiali, ma si caratterizza per un’identità particolarmente spiccata, creativa e poliedrica, sintesi della cultura siciliana e del suo territorio. Il frutto di questo rapporto è la creazione di uno spazio vivo e sensoriale, in cui ogni dettaglio costruttivo è stato pensato e realizzato per sfruttare al meglio i materiali e le tecniche costruttive autentiche della regione, nonché per enfatizzarne la particolare posizione geografica. La principale cabina trattamenti, emblema di questo approccio, si trova all’interno di un “bozzolo”, una sorta di grande cesto costruito secondo le antiche tradizioni siciliane.
A cosa bisogna fare particolarmente attenzione nella progettazione di un’area benessere?
Prima di iniziare a disegnare, mi confronto con chi dovrà gestire la spa. Le scelte progettuali dipendono sempre dalle necessità gestionali del centro.Operativamente, credo che la difficoltà più grande nella progettazione di una spa, sia l’integrazione tra architettura, impianti e scenografia generale. Si tratta di strutture che richiedono una presenza quasi invasiva di tecnologia, la quale deve essere mimetizzata in un ambiente, per quanto possibile, “naturale”. Per affrontare questa difficoltà, il mio studio è composto da figure professionali specializzate in diversi ambiti ed è in grado di offrire un servizio di progettazione integrata: architettura, impianti, interior design. In tal modo abbiamo il controllo totale della progettazione e riusciamo a fornire la soluzione ottimale per ogni singolo progetto.
Qual è il vostro progetto più particolare ed interessante? Qual è la richiesta più strana che abbiate mai ricevuto?
In quasi vent’anni di esperienza nel settore, ne ho davvero viste di ogni tipo e, oramai, è difficile che qualche richiesta particolare possa sorprendermi. Mi piace notare come, con sempre maggiore frequenza, i clienti siano legati a filosofie o “parareligioni” particolari e, di conseguenza, richiedano progetti che si ispirino al loro stile di vita. Ad ogni modo, la richiesta più interessante è stata probabilmente quella di progettare una spa per cavalli arabi. La committenza ci chiese di realizzare uno spazio che offrisse un vero “percorso benessere” studiato appositamente per questi animali, con aree termali, fanghi ed una zona medicale per la loro riabilitazione.
Quali consigli darebbe ad un giovane architetto alle prime armi?
Ad un giovane architetto direi di affrontare il lavoro come un insieme di esperienze e di avere un approccio “olistico”, termine abusato ma quanto mai esplicativo nel caso specifico. Consiglierei di essere curioso, di leggere molto e di visitare fiere ed eventi; toccare i materiali con mano, capire le difficoltà costruttive e mettere sempre tutto in discussione. Gli consiglierei, soprattutto, di non fermarsi alla prima soluzione: difficilmente la prima idea è la migliore possibile.Grazie a Alberto abbiamo capito che il lavoro dell’architetto non si riduce alla mera acquisizione di competenze logiche e tecniche, ma richiede un alto grado di sensibilità estetica, specialmente se si vuole progettare spazi dedicati al perseguimento del benessere psicofisico.Pubblicato da ProntoPro.it