Claudia Cavaliere è un avvocato penalista di Napoli, città di nascita, dove è sito il suo studio. Dopo aver conseguito la laurea alla “Federico II” di Napoli, si è dedicata alla pratica forense svolgendo, contemporaneamente, il tirocinio formativo alla Procura Generale presso la Corte d'Appello di Napoli, durante il quale ha ampliato le proprie competenze nel processo penale e in materia di cooperazione giudiziaria penale tra gli Stati dell'Unione europea. Dopo circa un anno da praticante semplice ha conseguito l’abilitazione al patrocinio sostitutivo , iniziando così a discutere le prime cause, e successivamente divenendo Avvocato iscritta all’Albo ordinario tenuto presso il Consiglio dell’Ordine di Napoli. Oggi, il suo lavoro, è diviso in collaborazioni con il proprio dominus e cause proprie, dove lavora in solitaria, e con pubblicazioni in riviste del settore. Il tempo dedicato alla sua professione, l'ha portata a sviluppare numerose competenze, che la aiutano durante la pratica di: delitti contro l'assistenza familiare, contro la fede pubblica mediante falsità in atti, contro l'onore, contro il patrimonio mediante violenza sulle cose e sulle persone e mediante frode, contro la Pubblica Amministrazione ed ancora di reati in materia urbanistica o tributaria, fino all'assistenza delle vittime di reati commessi all'estero. Per l'avvocato Cavaliere, il suo lavoro significa affrontare nuove sfide ogni giorno, confrontandosi con realtà e questioni differenti, e richiede continuo aggiornamento e studio; ciò che la motiva e la spinge quotidianamente è la consapevolezza che bisogna avere delle proprie responsabilità e dell'importanza della professione che si è chiamati a svolgere. Sono i principi di lealtà, onore e diligenza, pronunciati durante l'acquisizione della carica, ad ispirarla ogni giorno.
Cosa fare se qualcuno fosse chiamato in causa penale?
È con l’avviso di conclusioni indagini che si conoscono le accuse da cui ci si deve difendere e dopo il quale è possibile avere accesso al materiale raccolto durante le indagini. Nel processo penale è prevista l’obbligatorietà della difesa tecnica, ciò significa che la persona dovrà rivolgersi ad un avvocato di fiducia o verrà nominato un difensore d’ufficio.Con il proprio difensore l’indagato predispone la linea di difesa così da scegliere la strada da percorrere per affrontare l'accusa. A seguito dell’avviso di conclusioni indagini si dipanano due possibilità. Se l'Accusa ritiene che gli elementi acquisiti non sono sufficienti a sostenere l'accusa richiede l'archiviazione; altrimenti esercita l'azione penale o con la citazione diretta a giudizio, per i casi di cui all'art. 550 cpp, oppure formula la richiesta di rinvio a giudizio.
Chi può richiedere un avvocato penalista con il gratuito patrocinio?
Il gratuito patrocinio può essere richiesto da cittadini italiani, cittadini stranieri o gli apolidi, purché si trovino regolarmente sul territorio nazionale, gli enti senza scopo di lucro o le associazioni. Sono esclusi i condannati in via definitiva per taluni reati. Sono previsti dei limiti reddituali. Il richiedente, infatti, deve essere titolare di un reddito annuo imponibile, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a 11.493,82€ (D.M. 16 gennaio 2018) avuto riguardo al complessivo nucleo familiare convivente. Ciò posto il limite di reddituale di 11.493,82€ è elevato di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi.
Un processo penale avviene dinnanzi ad un giudice di pace?
A seconda della tipologia e della gravità dei reati dei quali si viene accusati, tenendo conto della pena stabilita dalla legge per ciascun reato alla quale si deve far fronte, la causa penale può svolgersi innanzi al Giudice di Pace, al Tribunale (in composizione monocratica o collegiale) oppure alla Corte di Assise.
Un reato penale quando cade in prescrizione?
Un reato penale si prescrive quando è trascorso un tempo pari al massimo della pena stabilita dalla legge per ogni reato. Tenendo conto di eventuali condizioni di sospensione o interruzione della prescrizione previste dal codice. In ogni caso la durata della prescrizione non può essere inferiore a sei anni per i delitti e a quattro anni per le contravvenzioni.Per calcolare la prescrizione di un reato bisognerà far riferimento alla pena prevista dalla legge.