Tutti i ruoli del dietista; non solo formulazione del programma alimentare
La Dott.ssa Silvia Bigucci ci parla oggi in modo molto approfondito della figura del dietista e dei suoi vari ruoli che esulano dalla mera visita professionale.
1. Parliamo della figura del dietista: quali sono, secondo la normativa vigente, le certificazioni, attestati e titoli di studio di cui essere in possesso?
La legge lo definisce “l’operatore sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, compresi gli aspetti educativi e di collaborazione alla attuazione delle politiche alimentari” (Decreto Ministeriale 14/09/1994). In pratica il dietista è un professionista specializzato, che si occupa di promuovere e curare l’alimentazione e la nutrizione in situazioni fisiologiche e patologiche: dall’elaborazione di piani dietetici terapeutici personalizzati (su prescrizione medica attestante la diagnosi) alla stesura di menù per gruppi di sani o malati (ristorazione collettiva per mense e comunità) fino alla progettazione e alla realizzazione di attività didattiche, educative e informative. Dietista non ci si improvvisa; questa è una professione altamente specializzata: per diventare dietista occorre conseguire una laurea specifica. In sostanza, l’attuale percorso formativo del dietista è articolato in più livelli:-Laurea in Dietistica (è il titolo che abilita all’esercizio professionale)-Laurea specialistica (per esercitare attività di elevata complessità)-Master (corsi di approfondimento scientifico e di formazione permanente in ambiti specifici)-Dottorato di ricerca (per esercitare attività di ricerca presso Università e altri enti)
2. In che modo opera un dietista? Quali sono le attività preliminari alla formulazione di una dieta personalizzata?
Quella di dietista è una professione tecnico-sanitaria: organizza e coordina le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; collabora con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione. Per la prima visita è necessario avere la richiesta del medico curante e/o specialista. La richiesta deve essere in carta bianca che attesti lo stato di salute e/o eventuali patologie con indirizzo alla dietoterapia e/o all'educazione alimentare. Esami ematici recenti e/o altri referti di probabile utilità; farmaci assunti attualmente. Eventuali diete seguite in passato.
Il dietista elabora, formula e attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l'accettabilità da parte del paziente; collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; studia ed elabora la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati. Inoltre, svolge attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione tali da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione.
3. In che modo il paziente deve essere seguito successivamente?
Le visite di controllo possono avere cadenza settimanale (per chi ha necessità di un contatto frequente), bisettimanale o mensile o anche più. La frequenza andrà personalizzata a seconda delle esigenze e necessità della persona. Ogni visita prevede: valutazione peso attuale e circonferenze, valutazione adesione al programma alimentare, interpretazione dei risultati ottenuti, valutazione eventuali difficoltà nella gestione della dieta ed eventuali modifiche alla dieta allo scopo di ottimizzare i risultati ottenuti, rinforzi motivazionali.
4. Quali sono i ruoli che il dietista deve ricoprire nello svolgimento della propria attività, al di là della mera formulazione della dieta più adeguata allo specifico paziente?
Il dietista per la salute e il benessere: “L’uomo è ciò che mangia”, diceva Feuerbach.In piena salute o ammalate che siano, le persone hanno bisogno di alimentarsi in maniera corretta, equilibrata e adeguata alle proprie esigenze: in una visione solistica, di benessere complessivo, il dietista è l’operatore sanitario che può aiutarle a trovare e ad attuare la soluzione che meglio si adatta alle loro esigenze alimentari e nutrizionale. Non è quindi necessario essere ammalati per rivolgersi ad un dietista, ma se lo si è, il suo supporto è fondamentale. Il dietista impegnato in ambito clinico: elabora infatti piani dietetici personalizzati per i pazienti, monitorandoli costantemente e adeguandoli in relazione all’andamento clinico. Naturalmente, il suo è un ruolo essenziale anche in presenza di disturbi del comportamento alimentare. In questi casi il trattamento multidisciplinare è quello con maggiori percentuali di successo; perciò il dietista definisce il piano alimentare terapeutico-riabilitativo, lavorando in sinergia con altre figure professionali. Il dietista a servizio della comunità: al dietista è affidato un compito molto importante a servizio della comunità; quello di occuparsi in prima persona della qualità dei servizi di ristorazione collettiva. La sua consulenza è importantissima nella messa a punto dei menù proposti nelle mense scolastiche e aziendali, così come nelle comunità, negli ospedali e nelle cliniche. In tutti questi casi, il dietista collabora con i servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione delle Aziende Sanitarie per la tutela dell’aspetto igienico sanitario, ma non solo. Il dietista, infatti, studia ed elabora la composizione dei menù, in modo tale che essi soddisfino i fabbisogni nutrizionali di gruppi di persone sane o ammalate che siano. Il dietista come educatore: Prendersi cura del benessere delle persone significa anche far conoscere e diffondere i principi di un’alimentazione corretta. Nell’ambito della sua professione, quindi, il dietista svolge anche attività didattica, educativa e informativa, mirata a far prendere coscienza dell’importanza di “mangiare in maniera equilibrata”. In questo senso, come operatore sanitario, il dietista è direttamente coinvolto nella promozione della salute pubblica e il suo contributo è essenziale nella formulazione di politiche che permettano di sostenere e migliorare lo stato di salute dei cittadini, minimizzando i rischi derivanti da scelte nutrizionali poco corrette.
(Tratto da: Brochure ANDID 2008 Fondata nel 1985, l’ANDID è attualmente l’unica associazione italiana titolata a rappresentare la categoria dei dietisti e conta oggi circa un migliaio di iscritti. L’ANDID è censita dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e rappresenta i dietisti italiani presso l’EFAD (Federazione Europea dell’Associazione di Dietisti). L’Associazione collabora con varie società scientifiche che operano nell’ambito della nutrizione, a livello nazionale e internazionale.)
Dott.ssa Silvia Bigucci.