Le diete sbagliate secondo il Dottor Vincenzo Tedesco
Dal momento in cui apriamo gli occhi al mattino e durante tutta la giornata, il nostro corpo spende energie fisiche e mentali. Si arriva quindi ad un certo punto in cui si avverte la necessità di cibo; dobbiamo alimentarci per mantenere il nostro corpo attivo ed affrontare la giornata. Abbiamo incontrato un biologo nutrizionista che si occupa tra le varie cose di nutrizione estetica, sportiva e neuropsichiatrica, oltre ad intolleranze alimentari e diete personalizzate.
1. Buongiorno, può darci alcune informazioni come il suo nome, età e il suo luogo di nascita o qualsiasi altra informazione che desidera condividere?
Mi chiamo Vincenzo Tedesco e sono nato a Verona il 12 maggio del 1981. Come professione svolgo principalmente quella di nutrizionista e neuroscienziato. Frequenta l'università degli studi di Verona, arrivando a laurearsi nel 2006 in “Tecniche di Laboratorio Biomedico” e nel 2009 in “Biologia Cellulare e Molecolare”; entrambi i titoli conseguiti con il massimo dei voti e lode accademica. Svolge parallelamente agli studi attività di ricerca biomedica presso il laboratorio di Farmacologia Molecolare e Neuropsicofarmacologia dell’Azienda Ospedaliero-universitaria integrata di Verona.
2. Può descrivere la sua attività e la sua storia? Lavora da solo o in squadra?
Dopo avere conseguito le mie due lauree ho svolto il Dottorato di ricerca in Biomedicina Traslazionale e Farmacogenomica condotto tra l’università di Verona e l'università del Texas ad Austin; dal 2010 pratico la libera professione come nutrizionista, proseguendo in parallelo l’attività di ricercatore indipendente.Il dottor Tedesco coopera e si avvale di collaboratori esterni quali psicoterapeuti, psichiatri, chirurghi estetici, personal trainer, fisioterapisti e osteopati, benché nel campo dell’intervento nutrizionale operi da solo con il supporto dei suoi assistenti, seguendo il metodo nutrizionale da lui stesso sviluppato e che ha chiamato NAT, ovvero Nutrizione Naturale Applicata.
3. Qual è la principale area di competenza all’interno della sua attività?
Il mio principale interesse e settore di investigazione risulta essere la nutrizione molecolare e neurodietologia, fusione dei principali settori in cui ho operato in questi ultimi anni, che sono: farmacologia molecolare, neuroscienze, nutrizione clinica e dipendenza da cibo.Il metodo NAT ingloba tutte le conoscenze e competenze del dottor Tedesco, lo scopo è quello di trasferire nella praticità della realtà quotidiana tutte quelle evidenze scientifiche che risultano più innovative. Senza dubbio l’obiettivo finale è quello di recuperare la funzionalità metabolica compromessa dalle diete estreme, ottimizzare i parametri corporei e ricreare un equilibrio alimentare correggendo gli stili di vita individuali allo scopo di migliorare e garantire lo stato di salute dei pazienti durante il breve, medio e lungo termine.
4. Quali sono state le sue personali motivazioni per scegliere questo lavoro?
Essendomi occupato di ricerca per molti anni, mi sono reso conto che molto spesso le evidenze scientifiche ci sono e sono sempre più aggiornate ma non vengono rese note e/o praticabili nella quotidianità. La decisione del dottor Tedesco di avviare la libera professione ambulatoriale, oltre a quella di sviluppare un metodo nutrizionale personale, arriva con la consapevolezza di riuscire a sfruttare le varie evoluzioni in ambito scientifico, allo scopo di consentire ai pazienti di fruire di suddette conoscenze che altrimenti rimarrebbero riservate agli esperti.
5. Perché crede che tutti dovrebbero recarsi da un nutrizionista?
Credere di sapere, spesso è più dannoso del non sapere; molti miei pazienti durante la prima visita esordiscono dicendo che hanno seguito già diverse diete, sanno come devono mangiare e cosa devono evitare, ma che hanno bisogno di qualcuno esperto che li segua. Il fatto è che nella totalità dei casi queste stesse persone scopriranno che in realtà non sanno né come devono mangiare, né cosa devono evitare. Molti individui purtroppo credono ancora alle vecchie concezioni in cui una dieta alimentare, per poter essere considerata tale, deve essere restrittiva e punitiva, si affidano alla lettura di testi divulgativi o siti internet disinformati, che non hanno assolutamente nulla di scientifico. Si convincono di sapere tante cose e tutto questo è molto più pericoloso del non sapere.
6. In che modo il nutrizionista comprende le specifiche esigenze di chi si rivolge alla sua attenzione?
Un nutrizionista è un professionista sanitario in grado di valutare i fabbisogni energetici e nutritivi dell'uomo, per svolgere la propria professione in maniera adeguata deve effettuare una visita completa ed accurata. La raccolta delle informazioni di cui un nutrizionista ha bisogno per potere redigere un piano alimentare avviene attraverso la fase analitica del processo diagnostico; gli step iniziali sono la visita nutrizionale ed un colloquio personale (in medicina chiamato anamnesi) che ha lo scopo di raccogliere le specifiche particolarità che riguardano il paziente. Si prenderà visione di eventuali referti medici e clinici, si accerteranno eventuali patologie diagnosticate da vari specialisti e si condurrà una serie di rilevazioni che consentiranno di stabilire eventuali errori alimentari o comportamenti errati, infine si stabiliranno le necessità nutrizionali del paziente.
7. Potrebbe comparare alcuni dei regimi alimentari più dannosi per la salute e spiegare le motivazioni della sua scelta?
In linea generale tutti i regimi alimentari che si discostano molto dalle linee guida orientate allo stile mediterraneo spesso risultano sbilanciati e pertanto potenzialmente dannosi. Si corre il rischio di commettere molteplici errori nel prescrivere diete del tutto sbagliate:
Diete che eliminano totalmente i carboidrati; ciò aumenta il rischio di non avere sufficiente energia e di accumulare sostanze potenzialmente tossiche per l’organismo.
Diete che eliminano del tutto i cibi con glutine: non si terrebbe conto di alcuna motivazione medica per il semplice fatto che questi alimenti tendono esclusivamente a fare ingrassare.
Diete che eliminano ogni forma di lattosio derivati o altri alimenti per presunte intolleranze.
Il discorso è legato principalmente al fatto che quando eliminiamo qualche sostanza nutritiva dalla nostra alimentazione, inevitabilmente si corre il rischio di introdurne altre in eccesso. Ulteriore fenomeno spesso ricorrente e molto pericoloso è sicuramente quello delle diete di moda o tendenza; spesso si tratta di regimi alimentari che non hanno alcun fondamento scientifico e che vengono pubblicizzati solo ed esclusivamente per attirare le masse.
8. Quale consiglio darebbe a chi è solito seguire diete iperproteiche?
Le diete iperproteiche sono utilizzate da decenni e spacciate come diete dimagranti o come regimi adatti ad aumentare la massa muscolare magra; in entrambi i casi purtroppo non funzionano poiché queste sono diete assai sbilanciate e che assolutamente non tengono conto della massima capacità di assimilazione delle sostanze nutritive e del sovraccarico renale che potrebbe derivare da una assunzione di proteine eccedenti al reale fabbisogno. Queste pertanto rientrano nella categoria delle diete sbilanciate e dovrebbero essere seguite solo ed esclusivamente sotto stretto controllo medico ed in casi assolutamente particolari, poiché si potrebbero verificare condizioni che risulterebbero totalmente inadatte all'individuo:
L'impossibilità di bruciare in maniera completa i grassi in assenza di glucosio cellulare.
L'impossibilità di costruire nuova massa muscolare senza l’assunzione di carboidrati. Pur tornando abbastanza utili in specifici casi, è necessario tenere presente che non può essere certamente una rivista, un libro divulgativo oppure un blog in rete a valutare se una dieta iperproteica faccia veramente al caso nostro e soprattutto non possono essere questi strumenti pubblicitari ad insegnarci ad utilizzare una dieta iperproteica in maniera corretta.
Il frenetico stile di vita odierno insieme allo stress lavorativo e altri momenti difficili, ci portano talvolta a mangiare troppo e molto spesso in maniera scorretta; quando un individuo si sente in sovrappeso e contemporaneamente oppresso dagli effetti di carenze nutrizionali o regimi alimentari sbagliati, una valida soluzione sarebbe proprio quella di rivolgersi ad un esperto. Il biologo nutrizionista è la persona che accompagnerà un individuo attraverso un dettagliato percorso di rieducazione e consapevolezza alimentare, nel quale mostrerà lo stile di vita più adatto ed insegnerà oltretutto a mangiare in maniera più corretta e fare gli abbinamenti alimentari adatti per perdere peso senza riacquistarlo e per guadagnare salute ed energia.