Celiachia: 5 luoghi comuni da sfatare
La celiachia è una malattia autoimmune in cui si scatena un’infiammazione cronica dell’intestino tenue nel caso venga ingerito del glutine, un ingrediente contenuto principalmente in alimenti come grano, farro, kamut, segale, avena e orzo. Secondo la Relazione annuale al Parlamento del Ministero della Salute sulla celiachia si stima che nella popolazione italiana il numero di celiaci si aggiri intorno ai 600.000, ma i casi diagnosticati vanno appena oltre i 225.000. Un po’ per disinformazione generale e un po’ per semplificazione, nella mente delle persone la celiachia viene spesso concepita come una semplice intolleranza alimentare.
In occasione della Giornata Mondiale della Celiachia, che si celebra ogni anno il 16 maggio, abbiamo chiesto ad Arianna Borrelli, una delle nutrizioniste Top Pro iscritte al nostro portale, di scardinare alcuni dei luoghi comuni legati a questa infiammazione cronica dell’intestino.
1. Poi passa vedrai!
Il primo tranello sulla celiachia sta proprio nella definizione erroneamente diffusa. Essendo da molti considerata una semplice intolleranza, si pensa che sia sufficiente eliminare il glutine dalla propria alimentazione per poi reinserirlo gradualmente e riabituare successivamente il corpo alla sua assunzione: la celiachia, purtroppo, è per sempre e l’unica cura al momento possibile è la completa e costante eliminazione del glutine dai pasti.
2. Chissà quanto peso...
Un falso mito particolarmente condiviso: eliminare il glutine porta ad una perdita di peso garantita. E invece no, non esiste correlazione tra dieta priva di glutine e dimagrimento. Anzi, il dimagrimento è proprio uno dei campanelli d’allarme di una possibile celiachia: l’organismo di una persona celiaca non è in grado di assimilare alimenti contenenti il glutine, con conseguente perdita di peso, apparentemente inspiegabile. Una volta che la malattia viene diagnosticata e si inseriscono nel proprio piano alimentare piatti gluten free, il corpo riprende ad assimilare il cibo in maniera corretta e torna ad esserci un equilibrio tra calorie assunte e peso.
3. Puoi baciare qualcuno che ha appena mangiato del glutine?
Niente paura! Nessun rischio di contaminazione baciando qualcuno che ha appena mangiato un panino o un piatto di pasta. Per una contaminazione è necessaria un’assunzione di glutine compresa tra i 10 mg e i 50 mg al giorno per 90 giorni: un centimetro cubo di pane al giorno per 90 giorni, per intenderci. Dunque, è altamente improbabile che un bacio faccia danni.
4. Quanto sei celiaco?
Classica domanda che almeno una volta nella vita una persona celiaca si è sentita porre. Per la celiachia non ci sono gradi come per le intolleranze, o lo si è o non lo si è. Ci sono persone che hanno una reazione immediata all’assunzione, altre invece dopo qualche ora, i cosiddetti asintomatici non manifestano nessun disagio apparente: in qualsiasi caso le conseguenze intestinali sono comuni per tutti e della stessa intensità.
5. Uno sgarro ogni tanto potrai farlo, no?
Senza dubbio la fake news più promossa dalle nonne italiane! Ma con la celiachia gli sgarri sono altamente sconsigliati. La dieta priva di glutine va seguita scrupolosamente, anche dai soggetti asintomatici. Se si sgarra, o si sbaglia, il danno a livello intestinale si verifica comunque e questo potrebbe portare ad una maggiore probabilità di sviluppare complicanze nel medio-lungo termine, come disturbo della fertilità, tumori maligni, malattie intestinali, diabete, tiroidite ed epatite autoimmuni, osteoporosi precoce, fragilità ossea e intolleranza al lattosio.