Come cambia il modo di fare musica

CSM COLLEGE

musica

In questo articolo ci mostreranno come la tecnologia ha cambiato il modo di fare e di percepire la musicaDa sempre la tecnologia ha, nel nostro lavoro, un ruolo predominante. Nella musica degli ultimi 70' l’evoluzione tecnologica è stata protagonista, introducendo nuovi strumenti, nuove sonorità, nuovi modi di creare e fruire la musica.Molti generi musicali sono legati alla comparsa di strumenti elettrici ed elettronici: pensiamo, ad esempio, a tutta la produzione rock dai tardi anni ’60, che si è sviluppata tra psichedelia e prog grazie all’arrivo dei sintetizzatori; oppure la musica elettronica, la cui continua metamorfosi è figlia della sempre maggiore velocità di progresso tecnologico.L’avvento dell’era digitale ha poi portato una sorta di rivoluzione nella produzione musicale e nel mercato: oggi registrare un disco è facile ed economico, così come facile è trovare - nel web - la musica che un tempo si poteva solo comprare in un negozio. Conseguentemente è cambiato (e continua a cambiare) il modo di lavorare in questa industria che, comunque, continua ad essere affascinante.E’ cambiato il lavoro del musicista, quello del fonico, quello del discografico e non sempre in meglio. Le difficoltà sono molte e inserirsi in questo settore oggi richiede coraggio, inventiva e una buona dose di spirito di sacrificio.Ormai da tempo parliamo di industria creativa piuttosto che musicale: serve una visione più ampia, proprio perché i ruoli professionali sono cambiati profondamente, insieme alle esigenze della società e del pubblico.Partendo da questa visione al CSM College - scuola di musica veronese che l’anno prossimo celebrerà i suoi 30 anni - offriamo nuove direzioni, grazie ai corsi di diploma superiori e universitari britannici BTEC-Pearson che dal 2001 preparano professionisti nel settore della musica e della tecnologia musicale. Ai nostri studenti insegniamo che non bastano le competenze e le conoscenze. Serve essere professionisti proattivi, capaci di anticipare l’evoluzione e di concretizzare le idee.Per noi tecnologia significa soprattutto innovazione, e innovazione significa creatività. Di questo sono imbevuti i nostri corsi e su questo si basano anche i progetti che ci piace proporre al di fuori del contesto puramente didattico. L’ultimo in ordine cronologico e uno dei più ambiziosi è quello denominato La Classe Creativa: ambizioso per l’intento di costruire una nuova classe sociale, non più basata sul censo, ma distinta per la propensione ad affrontare la quotidianità con spirito innovativo, curioso e, appunto, creativo.E’ un progetto che può coinvolgere chiunque: dai bambini e ragazzi delle scuole ai professionisti delle aziende, in questo speciale laboratorio tutti riescono a registrare un brano musicale in un solo giorno, anche essendo privi di qualunque conoscenza e competenza in merito. Ciò è possibile grazie all’utilizzo di iPad e di una semplice ed economicissima applicazione, Garage Band.La sostanza del progetto non è l’apprendimento dell’esecuzione musicale, bensì la possibilità di lavorare in gruppo, collaborando gli uni con gli altri nel rispetto dei ruoli e nella continua condivisione di stimoli. Un’esperienza entusiasmante che rafforza la capacità di relazione e comunicazione, stimola la creatività e insegna che l’oggetto tecnologico non è un mero passatempo, ma uno strumento efficace.Il prossimo passo de La Classe Creativa sarà fatto in ambito ancora più ampio. Tramite un bando di Coca Cola Italia e Fondazione EYU abbiamo ottenuto i finanziamenti per realizzarlo in ambito sociale, coinvolgendo una settantina di persone nella produzione di 6 brani e relativi video, i quali poi saranno proiettati in un cinema cittadino. I sei laboratori saranno realizzati a fine maggio ed è ancora possibile iscriversi per partecipare, sempre gratuitamente. Basta inserire i propri dati nell'apposito modulo sul sito www.laclassecreativa.it.Insomma, ormai tecnologia e innovazione permeano la nostra vita, la nostra socialità, il nostro modo di fare e vivere l’arte. Il segreto sta nel saper apprezzare il sapore della tradizione mantenendo sempre lo sguardo sul domani: così la musica sarà sempre nuova, ma continuerà a toccare le corde dell’emozione.Si ringrazia Lucia di CSM College per il tempo che ci ha dedicato.

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