Qui di seguito vedremo come il lighting design, ovvero lo studio delle luci, possa valorizzare un ambiente o mettere in risalto un particolare.
Come è nata la tua passione per l'architettura?
Sono sempre stata affascinata dall'architettura, dal disegno, dai colori e dagli spazi.La mia voglia di sperimentare le diversi combinazioni che un arredo può offrire, era presente in me anche quando ero bambina, infatti mi divertivo a spostare gli arredi (armadio compreso, per fortuna era piuttosto piccolo) almeno 2/3 volte all'anno; volevo poter godere appieno dello spazio che la mia camera poteva offrirmi e fortunatamente i miei genitori mi lasciavano la massima libertà di sperimentare.Crescendo ho frequentato il liceo classico, però non ho mai abbandonato la passione per le abitazioni e l’architettura in generale, in quanto sono sempre stata convinta che questo “mestiere” potesse offrire un “quid pluris” al benessere dell’uomo.Approdata ad architettura negli anni ’90 a Milano, la mia città natale, cominciarono le prime difficoltà con il disegno vero e proprio; venendo dal liceo classico, non avevo difficoltà a studiare libri di migliaia di pagine, ma quando si trattava di tenere in mano una matita o una china, iniziavo a sudare freddo…Negli esami di gruppo, io ero quella che aveva l'idea iniziale e l'intuizione per la progettazione mentre i miei compagni realizzavano su carta ciò che era stato elaborato dalla mia mente! Eravamo un team perfetto!Oggi con l’uso del computer tutto diventa più veloce e forse facile (a saperlo usare bene..) ma lo scarabocchio iniziale rimane sempre a mano!!volendo uscire velocemente dall’università e cominciare a cimentarmi nel mondo del lavoro accetto una tesi storica sul mondo dell’università americana di New Haven, anziché una tesi di progettazione quella che avrei effettivamente voluto presentare.In seguito uno stage formativo in Svizzera, dove in poco più di un anno ho imparato veramente molto; subito dopo l’esame di stato, ancora un bel po’ di tirocinio presso vari e famigerati studi di architettura ed ingegneria.Infine nel 1998 ad una conferenza di architettura presso l’Ordine di Milano, incontro fortuito con l’arch. Forcolini, che mi introduce al mondo del lighting design.Un mondo allora sconosciuto e pieno di fascino tutto da scoprire.Ora ho il mio studio ben avviato con diversi collaboratori con i quali gestisco i vari progetti, in maniera costante, ognuno specializzato in un settore diverso.
Che cos'è il lighting design?
Fra le varie esperienze lavorative e le acquisite competenze in vari campi del vasto mondo dell’architettura c’è il lighting design, una disciplina un po’ di nicchia, non ancora tanto ben sviluppata in Italia, dove la luce è protagonista.Un elemento così impalpabile come un raggio luminoso è capace di creare suggestioni scenografiche di grande livello sia negli interni, sia nella valorizzazione delle facciate storiche dei palazzi in molte città, sia nazionali, sia a livello mondiale.La luce, come elemento mutevole in accordo con le ombre, plasma l’architettura creando accenti focali d’effetto ed enfatizzando scorci o dettagli su cui voler attirare l’attenzione. Una materia ancora poco esplorata e molto spesso sottovalutata, essa è infatti in grado, con piccoli accorgimenti, di creare serenità in un ambiente o renderlo cupo e freddo.L’uso corretto della luce rende gli ambienti piacevoli, funzionali e accoglienti, non è solo il posizionamento di una bella lampada modaiola di design firmata da un grande architetto o designer, è piuttosto lo studio matematico della luce, ossia il calcolo con formule algebriche della quantità di luce emesse da una sorgente, la sua riflessione, rifrazione, calcolo degli angoli in incidenza, calcolo delle ombre prodotte, insomma uno studio vero e proprio di questo elemento fluido al pari dell’acqua che si insinua appena trova uno spiraglio di passaggio.La maggior parte delle persone non conosce la materia, ma è in grado di percepire ed apprezzare in comfort che ne deriva in un ambiente studiato.I progetti della luce sono poco richiesti in ambienti privati, mentre nel “pubblico” (inteso come negozi, musei, ristoranti) o per enfatizzare una facciata di un palazzo, un monumento etc.. si ricorre allo studio puntuale di ogni dettaglio architettonico.La cultura francese da sempre ha avuto una spiccata sensibilità nell’affrontare questa materia molto particolare, vi sono esempi straordinari di lighting design applicato. Anche noi Italiani comunque non siamo da meno, numerosi studi sparsi in tutta Italia offrono il loro contributo e mettono a disposizione il loro sapere alle amministrazioni comunali e ai privati per rendere il nostro patrimonio artistico, già unico nel suo genere, ancora più affascinante e magnifico.Architettura, giochi di volume, luci, ombre, spazi da vivere ed ammirare, questi sono gli elementi che creano armonia nel nostro essere e ci fanno apprezzare la bellezza delle opere costruite dall’uomo, la luce ne valorizza gli aspetti migliori.Ogni progetto per il nostro studio di architettura, piccolo o grande che sia, ha la stessa importanza, viene vissuto come un’opera unica.Ognuno di essi regala sempre tante emozioni, dal concepimento dell’idea fino alla realizzazione passando per le varie fasi di studio, scelta dei materiali, dei colori e dello stile specifico e adatto al fruitore finale.Accontentare il Cliente, i suoi gusti e le sue esigenze, consigliandolo al meglio è lo scopo fondamentale di ogni progetto che ci si presenta. Il rapporto di fiducia che si instaura con la committenza è fondamentale per la buona riuscita del lavoro.Ogni studio è una sfida che cerca di mettere d’accordo i gusti personali, la normativa, le esigenze di tutta la famiglia ed infine i costi, aspetto sempre presente e mai da sottovalutare.Amo il mio lavoro, è divertente, sempre diverso, ricco di sfide spaziali e regala sempre grandissime soddisfazioni ad opera realizzata.Si ringrazia l' Arch. Christiana Donzelli per il tempo che ci ha dedicato.