I materiali naturali innovativi usati in architettura
Paglia e Canapa sono i materiali naturali utilizzati oggi in architettura. Parliamone con l'architetto Nicola Preti.
1. Cosa contraddistingue lo studio dell'arch. Nicola Preti?
Mi occupo di progettazione e direzione dei lavori di edifici pensati per assicurare il benessere dell'uomo, per questo mi sono specializzato nella progettazione e riqualificazione di edifici con l’utilizzo di materiali naturali.Si tratta di materiali locali, ricavati da scarti dell’agricoltura, capaci di assorbire anidride carbonica, autoregolatori dell'umidità. Materiali vecchi come il mondo, ma riscoperti con l’utilizzo della tecnologia: paglia, canapa, legno, terra, pietra.La mia strategia è di progettare con le regole del programma europeo per l'energia al 2030: riduzione delle emissioni di gas serra, produzione dell'energia da fonti rinnovabili, aumento dell'efficienza energetica.
2. Che evoluzione sta avendo il settore architettonico in termini di ecosostenibilità?
Il settore dell'architettura si deve oggi confrontare con i requisiti di qualità imposti dall'Europa e recepiti con la normativa nazionale. Un po' come è successo per il settore automobilistico o alimentare, le regole sono ormai codificate a livello internazionale. Per questo la formazione tecnica continua è sempre più necessaria.I recenti DM 26/6/2015 e il Decreto Criteri Minimi Ambientali hanno introdotto parametri di efficienza energetica che obbligano a innovare la progettazione e, per gli edifici pubblici, un concetto nuovo, cioè quello della salubrità degli ambienti e del comfort interno. Infatti non tutti sanno che molti materiali da costruzione emettono sostanze chimiche nell'aria che possono provocare problemi di salute alle persone.Gli edifici, proprio come le persone, andranno sempre più monitorati per controllare il funzionamento e prevenire i problemi, specialmente dal punto di vista energetico e del comfort interno, ma anche della sicurezza anti-sismica.Per questo nel futuro l'architettura sarà sempre più combinata con altri settori professionali, come la medicina e la tecnologia digitale.
3. Come viene data nuova vita a materiali comunemente considerati "poveri"?
La paglia è un prodotto naturale rinnovabile annualmente, tradizionalmente inteso come uno scarto dell'agricoltura. Viene impiegata nell'edilizia per realizzare muri che assorbono anidride carbonica, riducendo l'emissione di gas serra.Le prime costruzioni di paglia si trovano in Italia già nel 1400. La disponibilità del materiale praticamente a costo zero e l'ottimo funzionamento come isolamento termico era già allora conosciuta.Oggi si sceglie la paglia perché, con gli spessori ridotti dei muri (circa 40 cm), permette di costruire edifici passivi, cioè che non hanno bisogno di impianti per essere riscaldati o rinfrescati. Il tutto a costi pari o più bassi rispetto ai più comuni materiali da costruzione (cemento, laterizio, isolanti plastici, ...).Un altro materiale vegetale considerato "povero" ma dalla funzionalità ottima è la canapa. Ho scoperto la canapa in edilizia circa tre anni fa e da allora la promuovo per le ottime capacità di isolamento termico e acustico.Sul fronte della resistenza sismica le case in paglia e canapa si dimostrano più sicure delle tradizionali abitazioni in laterizio, perché hanno una massa decisamente inferiore e il materiale risente meno delle sollecitazioni del terreno.Vivere tra muri di paglia o canapa può migliorare la qualità dell'aria che respiriamo in quanto a differenza di molti materiali moderni non emettono sostanze nocive come la formaldeide.
4. Avete un progetto di cui siete particolarmente entusiasti (sia passato che in corso). Per quali motivi? Potreste raccontarcene sfide e successi?
Il progetto di cui vado fiero è una recente ristrutturazione fatta con la canapa di una villetta residenziale degli anni '60 a Verona.Prima dei lavori l'edificio presentava problemi di umidità e muffa e aveva alti consumi energetici.Sono intervenuto con la canapa per isolare le pareti e per costruire una nuova porzione di muratura esterna.Il progetto mi ha permesso di vincere il premio nazionale Sustainable Renovation Prize 2016, sulla piattaforma www.construction21.com, perché la soluzione di utilizzare la canapa nelle ristrutturazioni delle abitazioni in laterizio è innovativa e replicabile. Bisogna considerare infatti che la maggior parte degli edifici in Italia sono abitazioni singole costruite negli anni '70, con grandi problemi di isolamento termico.Questo progetto è stato un caso studio interessante che mi ha permesso attraverso vari "cantieri aperti" di mostrare ad altri interessati le potenzialità della progettazione con materiali naturali.Ringraziamo l'architetto Nicola Preti per l'intervista concessa. Potete trovare approfondimenti e nuove informazioni sul sito nicolapreti.it