Incentivi auto elettriche 2025: tutto sul bonus e sull’installazione della wallbox

Incentivi auto elettriche 2025: tutto sul bonus e sull’installazione della wallbox

Scegliere un’auto elettrica nel 2025 non è solo un passo verso la sostenibilità: è un modo concreto per risparmiare, vivere meglio e muoversi con consapevolezza. Il nuovo pacchetto di incentivi per auto elettriche 2025 segna un’evoluzione importante: lo Stato italiano continua a premiare chi decide di lasciare alle spalle i motori tradizionali.

Dal 15 ottobre 2025 si aprono ufficialmente le domande per il nuovo Bonus Auto Elettriche, parte integrante del programma Ecobonus 2025, che introduce una serie di incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni.


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In questa guida scoprirai come funzionano i nuovi incentivi in partenza il 15 ottobre 2025, chi può richiederli e quali veicoli rientrano nel programma.

Cosa sono gli incentivi per auto elettriche?

Gli incentivi auto elettriche 2025 sono, in sostanza, un aiuto concreto per chi sceglie di guidare in modo più green. Lo Stato interviene con un contributo economico per abbattere il costo di acquisto delle auto elettriche, facilitando la transizione verso una mobilità a basse emissioni.

Il meccanismo è semplice: una parte del prezzo viene coperta dal fondo ministeriale, così da rendere più accessibili modelli che fino a pochi anni fa sembravano esclusivi, solo per pochi.

L’obiettivo del programma Ecobonus 2025

Il cuore dell’Ecobonus 2025 è la trasformazione: meno emissioni, più efficienza. L’intento è chiaro: ridurre l’impatto ambientale del traffico e incentivare la diffusione dell’auto elettrica in Italia, che oggi cresce rapidamente ma deve ancora superare alcune barriere economiche.

Il nuovo piano agevola chi sceglie di acquistare un veicolo ecologico, rendendo la guida green più facile e accessibile.

Chi può richiedere il bonus auto elettrica

A partire dal 15 ottobre 2025 sarà possibile presentare la richiesta per il bonus dedicato all'acquisto di auto elettriche, parte del programma Ecobonus. La dotazione complessiva del programma è di 597 milioni di euro, e gli incentivi resteranno disponibili fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato dei fondi. Gli incentivi non sono riservati solo ai privati cittadini. Infatti, anche le microimprese possono accedervi, con requisiti diversi rispetto ai soggetti privati.

Quali veicoli rientrano nel piano di incentivi

Il bonus auto elettriche vale solo per alcuni veicoli specifici:

  • Auto 100% elettriche di categoria M1 (autovetture per il trasporto persone, fino a 8 posti oltre il conducente);

  • Prezzo non superiore a 35.000€, IVA e optional esclusi.

Requisiti per privati e famiglie

Per ottenere l’incentivo è necessario rottamare un veicolo termico (benzina o diesel) di classe Euro 5 o inferiore, intestato da almeno 6 mesi al soggetto che richiede il bonus.

Inoltre, il veicolo acquistato deve essere mantenuto nella proprietà per almeno 24 mesi. Il richiedente deve avere residenza in un’Area Urbana Funzionale, territori composti da una città centrale, con almeno 50.000 abitanti, e dalla sua area di pendolarismo circostante. Il bonus, nel caso di soggetti privati, vale per un solo veicolo. 

Per i privati cittadini, l’incentivo è applicato direttamente dal venditore sotto forma di sconto immediato sul prezzo di acquisto (non è cumulabile con altri incentivi statali o europei destinati allo stesso veicolo) e varia in base all’ISEE:

  • Fino a 11.000 euro per chi ha un ISEE inferiore o uguale a 30.000€;

  • Fino a 9.000 euro per chi ha un ISEE compreso tra 30.000€ e 40.000€.

Agevolazioni per aziende e flotte aziendali

Le microimprese potranno acquistare fino a due veicoli di tre diverse categorie:

  • Auto 100% elettriche di categoria M1

  • Veicoli commerciali leggeri N1 (fino a 3,5 tonnellate) 100% elettrici

  • Veicoli commerciali leggeri N2 (fino a 12 tonnellate) 100% elettrici

Il contributo in questo caso copre fino al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa), con un massimale di 20.000 euro per veicolo e la possibilità di richiedere l’incentivo. Anche per le imprese è obbligatoria la rottamazione di un mezzo termico della stessa categoria, fino a Euro 5.

Come funziona la richiesta degli incentivi

Accedere ai bonus auto elettriche 2025 è un processo piuttosto lineare, ma conviene muoversi per tempo. Il contributo viene gestito attraverso i concessionari che aderiscono al programma, i quali applicano direttamente lo sconto in fase di acquisto.

Passaggi principali per ottenere il bonus

Dal 15 ottobre 2025 sarà attiva la piattaforma online ecobonus.mise.gov.it, gestita da Sogei. Il processo sarà interamente digitale e prevede pochi passaggi:

  1. Scelta del modello di auto elettrica conforme ai requisiti del decreto.

  2. Verifica della disponibilità dei fondi.

  3. Richiesta del bonus tramite il concessionario aderente, che inserirà i dati nel sistema.

  4. Firma del contratto di acquisto.

  5. Consegna del veicolo vecchio da rottamare.

Lo sconto viene applicato direttamente al momento della firma del contratto, senza attese per il rimborso.

Scadenze e apertura delle domande

Il nuovo programma partirà ufficialmente dal 15 ottobre 2025. Le domande saranno accettate fino a esaurimento fondi e, come la storia insegna, le risorse tendono a terminare in fretta. Chi desidera approfittare degli incentivi dovrebbe iniziare già ora a informarsi sui modelli idonei ed eventualmente pianificare anche la ricarica domestica con una wallbox personale.

Perché conviene installare una wallbox domestica

Un'auto elettrica senza una wallbox domestica è come uno smartphone senza caricabatterie. Installarla non è solo una questione di comodità, ma di efficienza e sicurezza. Le colonnine di ricarica domestiche, infatti, permettono di gestire i tempi di ricarica, ridurre i consumi e ottimizzare i costi, soprattutto se abbinate a tariffe notturne o impianti fotovoltaici.

Vantaggi economici e ambientali

I vantaggi sono numerosi e tangibili:

  • Risparmio energetico: puoi ricaricare quando la corrente costa meno.

  • Maggiore sicurezza: le wallbox sono progettate per proteggere l’impianto domestico.

  • Efficienza: la ricarica è fino a 6 volte più veloce di una presa normale.

  • Sostenibilità: riduci emissioni e valorizzi la tua abitazione.

Inoltre, potrebbe essere rinnovato il Bonus Colonnine Domestiche anche per le spese effettuate per il 2025. Si tratta di un contributo a fondo perduto attivato la scorsa primavera per le spese effettuate nel 2024, pari all’80% della spesa per acquisto e installazione di wallbox domestiche o colonnine di ricarica (≤ 22 kW), con un tetto massimo di 1.500 € per persone fisiche e 8.000 € per condomini.

Installazione della wallbox con professionisti certificati

Montare una wallbox richiede competenza tecnica e conoscenza delle normative. Non basta un cacciavite: serve un professionista certificato che garantisca un impianto sicuro, efficiente e conforme alla legge.

Costo medio e tempi di installazione

In genere, il costo dell’installazione di una wallbox domestica oscilla tra 600 e 2000 euro, a seconda della potenza, del modello e della distanza dal contatore. L’intervento richiede circa mezza giornata di lavoro e, nella maggior parte dei casi, non comporta grandi modifiche all’impianto.

Come scegliere l’installatore giusto

Per un lavoro ben fatto, scegli un elettricista abilitato (DM 37/2008), chiedi un preventivo chiaro e assicurati che rilasci la dichiarazione di conformità. Un buon professionista non si limita a installare: ti consiglia anche il modello di wallbox più adatto alla tua auto e al tuo impianto.

Il 2025 segnerà un punto di svolta per la mobilità elettrica in Italia. Approfitta dei nuovi incentivi auto elettriche 2025, scopri il modello che fa per te e trova subito chi può installare la tua colonnina di ricarica. Il cambiamento è in corso. E inizia, letteralmente, nel tuo garage.

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