La psicologia è una disciplina che unisce tre delle più grandi passioni del dottor Danilo Rizzi: il mistero, la ricerca del vero, e la relazione d’aiuto. In psicologia ciascun individuo rappresenta per il terapeuta un mistero da svelare, un piccolo mondo di significati e di storie, vicende, spesso intricate, ingarbugliate e sofferte, le cui ragioni risultano oscure ai medesimi protagonisti. Un po’ come potrebbe essere in un romanzo giallo la risoluzione dell’intricata trama. La psicologia stessa, essendo una scienza ancora molto giovane, possiede numerosi punti interrogativi cui rispondere e c’è tanto ancora da capire. Se sei alla ricerca di uno psicologo per le motivazioni più svariate, la dedizione e la passione di un professionista come il dottor Rizzi potrebbero fare al caso tuo e aiutarti a comprendere quel che ancora non sai di te o a superare ostacoli che ti appaiono insormontabili.
Che cosa cura uno psicologo?
Lo psicologo studia il pensiero e il suo modo di influenzare il comportamento. Se un pensiero si rivela deleterio o causa di disagio marcato, esso diviene patologico. Per legge, sebbene la salute mentale sia campo di applicazione dello psicologo, egli non può esercitare interventi terapeutici all'infuori di diagnosi, riabilitazione, sostegno e consulenza. Ciò significa che laddove sia sviscerata la presenza di un disturbo psichicoconclamato, occorre possedere un’ennesima qualifica, quella di psicoterapeuta, per poter agire sul disturbo al fine di guarirlo. La psicoterapia è dunque la pratica della cura dei disturbi psichici, ed è un ambito d’applicazione del sapere psicologico. Rimarcare la differenza che vige tra psicologo e psicoterapeuta può aiutare a chiarire un po’ le idee a chi è estraneo al campo, e sottolineare come certi interventi siano di esclusivo appannaggio dei secondi, cioè degli psicoterapeuti, ovvero quegli psicologi che hanno conseguito un’ennesima formazione quadriennale nella terapia. Esistono diversi approcci psicoterapeutici, ciascuno di essi ugualmente degno di nota e parimenti efficace. Io, ad esempio, ho conseguito il titolo di psicoterapeuta presso un istituto di matrice psicoanalitica.
Quanto costa mediamente uno psicologo? Cosa influenza maggiormente il prezzo?
Nel 2016 il Ministero della Salute ha stilato con legge n.165 i parametri medi di liquidazione per le prestazioni sanitarie. Le prestazioni di natura psicologica come abbiamo visto possono essere molteplici, e in quanto tali richiedono diversi compensi, a seconda del genere di intervento necessario.Alcuni interventi comportano la somministrazione di reattivi psicometrici da completare su più incontri e hanno finalità diagnostica; altri interventi sono invece di natura esclusivamente terapeutica e si basano esclusivamente sul colloquio; altri prevedono la presa in carico di una coppia, o di una famiglia; altri ancora la partecipazione ad un gruppo numeroso. Se prendiamo in esame la celebre “seduta” di psicoterapiaindividuale, il legislatore ha stabilito per essa un compenso di novanta euro, ma questa cifra costituisce una stima di riferimento abbondante rispetto alle soglie generalmente praticate. Nella prassi uno specialista chiede in media poco più della metà. Il prezzo dunque è legato alla natura dell’intervento e alla sua complessità: va da sé che un intervento corposo, che richieda somministrazione di reattivi e presa in carico di un sistema familiare complesso abbia un costo esoso, mentre invece una semplice consulenza che si effettua in regime di funzionamento non morboso e che si può risolvere in un semplice ciclo di pochi incontri ne abbia un altro. Tutte le prestazioni fatturate dallo psicologo sono detraibili al 19% in quanto prestazione sanitaria.
Quale è il compito di uno psicologo durante una terapia?
Lo psicoterapeuta conosce la patologia e la sa governare, come un pilota che conosce il velivolo quando il cielo è tempestoso. Lo psicoterapeuta, soprattutto se proveniente dall'approccio psicoanalitico, ha affrontato egli stesso un percorso di psicoterapia, e ha imparato a fare i conti con le proprie fragilità e a gestire le condizioni di rischio e di stress.Gli albori della psicoanalisi suggerivano un ideale neutrale dello psicoterapeuta, cioè come di qualcuno in grado di instaurare una relazione asettica, scevra da influenzamenti reciproci, e che rappresentasse per un paziente uno specchio limpido sul quale rivedere la propria immagine riflessa. Benché le correnti moderne dell’approccio analitico abbiano sconfessato questa pretesa di neutralità, e abbiano invece rimarcato l’importanza di una personalità ben distinta dello psicologo, resta invariata l’essenza del trattamento psicoterapeutico, cioè la natura relazionale diadica del rapporto terapeutico, capace di decifrare e restituire al paziente un racconto coerente e legittimo ai propri inspiegabili dolori. Il terapeuta ha il compito di instaurare una relazione accogliente, sana, responsabile e matura con il paziente, cosicché quest’ultimo possa tramite essa elaborare ciò che ai suoi occhi è divenuto indicibile, e soprattutto possa ridurre le resistenze, abbassando la guardia verso la supposta minacciosità di quei contenuti e dare udienza alle nuove prospettiva di vita che la terapia fa emergere.
In quali casi è consigliabile uno psicologo cognitivo comportamentale?
La psicoterapia psicoanalitica risulta particolarmente efficace in tutti quei disturbi che un tempo venivano definiti nevrotici, cioè i disturbi d’ansia, i disturbi dell’umore, i disturbi somatoformi, i disturbi ossessivi compulsivi, oltre che nel trattamento dei disturbi di personalità, i disturbi alimentari e da uso di sostanze.Il trattamento delle forme psicotiche del disagio mentale, ad esempio la schizofrenia, la depressione psicotica o la paranoia, richiedono invece un tipo di intervento di natura meno incisiva, che rientra nelle competenze già in possesso dello psicologo in quanto non ambiscono alla guarigione, e che viene definito sostegno psicologico.