Storia di un giovane grande dj

dj

Oggi Michele Rota ci ha raccontato la sua esperienza che comprende le più svariate attività, da musicista a dj ad organizzatore di eventi.

Parlaci di te. Come è natala la tua passione per la musica e come l'hai portata avanti?

Mi sono avvicinato al mondo della musica più o meno a 7 anni, ora ne ho 24, i miei genitori ascoltavano un pò di tutto, dai Queen alla musica dance e, incuriosito, ho ascoltato tutti i dischi che c'erano in casa. Un po alla volta scoprivo nuovi generi e come tutti gli adolescenti ho avuto varie "fasi" che mi hanno permesso di approfondire il discorso: hip-hop, punk, rock, reggae etc.

Nel frattempo mi regalarono una chitarra che non avrebbe suonato una nota in modo corretto neanche l'avesse suonata Jimi Hendrix!

Avendo visto il mio interesse verso il settore i miei genitori decisero di regalarmene una migliore e così iniziai a studiare meglio la materia, nel corso degli anni poi presi confidenza con il pc ed i software di produzione musicale (al giorno d'oggi i bimbi di 3 anni hanno tra le mani un potenziale immenso, mi auguro li sfruttino nel tempo!) ed ovviamente anche sistemi di mixaggio. Quando alle scuole medie c'erano i saggi di natale e gli studenti suonavano il flauto, io mi dilettavo a gestire la varie basi e luci scenografiche da me create (ovviamente completamente fuori norma, se ci penso mi vengono i brividi...) e se c'erano feste di compleanno ero sempre ben accetto per ovvi motivi!

Mi costruii una batteria fatta con scatole di biscotti, frisbee, rami d'albero e altri "strumenti" indigeni e ci passavo le giornate!

Dopo qualche stagione come bagnino, nel 2008 comprai la mia prima vera e propria console e con un bel pò di fortuna (ero alla ricerca di una location per organizzare il capodanno e conobbi una persona che dopo un paio di mesi mi diede l'occasione di mettere i primi dischi in una discoteca a Rovato che ora purtroppo non c'è più) iniziò il mio percorso professionale. Ho lavorato per Radio Number One in parecchi eventi, ma il mio desiderio era quello di continuare per la mia strada organizzando eventi direttamente e così, dopo aver messo i dischi nella maggior parte dei locali di Brescia e Bergamo mi sono concentrato sugli

eventi privati

, come eventi aziendali, feste private e prevalentemente matrimoni. La scelta di specializzarsi in questo settore è stata dettata non solo dalla necessità di ammortizzare le attrezzature audio, luci e video sempre in aggiornamento e di migliore qualità (nelle discoteche si porta soltanto una chiavetta usb e se si è bravi le cuffie), ma soprattutto dalle soddisfazioni che si hanno vedendo un cliente che si emoziona e si affeziona a te grazie ai tuoi sforzi, alla tua esperienza ed ai tuoi preziosi consigli.

Che consigli daresti oggi a un aspirante dj?

Il consiglio che mi sento di dare ai dj emergenti è quello di ascoltare, ascoltare e ascoltare, c'è davvero tanta

bella musica

in circolazione e al giorno d'oggi ci sono un'infinità di strumenti che ci permettono di condividerla, non esiste solo un genere musicale, il disc jockey deve giocare con i dischi ed è ancor meglio se appartengono a famiglie diverse, ciò che conta è che la pista sia al primo posto, è la gente che balla a comunicare qual'è la direzione giusta, non importa come ci arrivi ma sei un dj di rispetto se la gente si diverte, sembra scontato ma non lo è mai.

Ultima cosa che volevo scrivere è che in questo lavoro non si smette mai di imparare, ogni evento mi insegna qualcosa di nuovo ed è così bello che non riesco a smettere di farlo. In questo periodo gli eventi vanno a gonfie vele ed ho sempre bisogno di qualcuno come me che ami questo lavoro per far fronte alla richiesta, se pensi di farne parte invia la tua proposta qui: 

http://www.activetimes.it/

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