La straordinaria storia di un’italiana alla corte di Gordon Ramsay

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Quello che ogni ristoratore (e imprenditore) può imparare dalla vicenda di Sara Masarotti, accanto al celebre chef Gordon Ramsay.di Erica CocettaOggi vi racconto una storia.È la storia di Sara, una ragazza di Udine, che alternava le sue giornate tra il ristorante di suo padre e la scuola alberghiera. Man mano che i giorni passavano, imparava ad amare sempre di più questo mestiere e tutto il mondo della ristorazione. Questo amore l’ha portata fino a Londra, alla corte di quello che si può definire un vero luogo di culto della gastronomia, l’impero di uno degli chef contemporanei più rinomati e acclamati: Gordon Ramsay.E la storia potrebbe finire qui, con il suo bel lieto fine.E invece no, c’è di più. Perché in poco più di un anno, la giovane ha fatto carriera: è partita come “Commis Waitress”, (la persona che si occupa della gestione del servizio), ha lavorato con impegno, competenza e passione.E qui succede quello che (soprattutto in Italia) può definirsi un fatto straordinario: l’impegno è stato notato e premiato, e a Sara è stato proposto di passare in reception. Perché ti ho raccontato questa storia? (puoi leggerla qui)Perché da sempre, le storie si narrano per insegnare qualcosa. 

La morale della favola

La storia di Sara Masarotti racconta di una giovane che ce l’ha fatta.Ha lavorato sodo ed è stata premiata. Arriviamo al punto. Quante volte ti è capitato di sentir parlare di ristoratori che danno tanta attenzione ai propri dipendenti?Dare fiducia alle persone, valorizzarle riconoscendone le qualità, vuol dire essere un vero leader. Le doti di leadership, sono fondamentali per portare un ristorante (o qualsiasi altra azienda) al successo.

Cos’ha raccontato Sara della sua esperienza?

Vorrei riportare l’attenzione su alcuni particolari da assimilare, perché sono quelli che fanno davvero la differenza. Parlando del ristorante di Gordon Ramsay, Sara ha descritto:

  • una maniacale cura dei dettagli

  • la necessità di procedure

  • l’attenzione al cliente.

Facciamo un passo indietro.

Dove sta l’origine della storia di Sara? Che cosa l’ha resa possibile?

Tutto questo è stato possibile perché Gordon Ramsay non è semplicemente il giudice spietato di Masterchef o di Hell’s Kitchen.

Il segreto del suo successo è di aver capito che il ristorante è un’azienda - e come tale va gestito.

Per far funzionare un’azienda bisogna creare un sistema, con delle procedure chiare e ben definite.Non a caso Sara ha parlato di una cucina con ben 25 chef: una macchina perfetta in cui tutti sono importanti per farla funzionare, per raggiungere l’obiettivo, che è quello di far vivere al cliente un’esperienza unica.

E come si crea un’esperienza unica come quella al fianco di Gordon Ramsay?

Qui chiudiamo il cerchio e torniamo ai tre punti precedenti.Un’esperienza unica si crea con una particolare cura dei dettagli.Questo nel pratico vuol dire accompagnare le persone al tavolo, offrire un aperitivo, informarsi su eventuali intolleranze e allergie…E questo, proprio come nel ristorante in cui lavora Sara, va fatto per tutti i clienti: sia abituali, quelli che passeranno una sola volta, fino alle celebrità.Tutti i clienti devono poter vivere l’esperienza che sono venuti a cercare in un ristorante, ma questo non è possibile se non vengono applicate procedure ben definite ed efficaci. 

Alla base di tutto questo c’è un team competente, formato e motivato.

E chi è che deve creare questo team?Il ristoratore. Come dar vita alla tua storia straordinaria. Entrando nell’ottica di occuparti del tuo ristorante come se fosse un’azienda, otterrai ottimi risultati.Ma non puoi farlo da solo: ci vuole un team.Il team deve essere guidato, per questo sono fondamentali le doti di leadership. Se vuoi saperne di più, ne abbiamo parlato in maniera approfondita in questo articolo. Siamo partiti con una storia e abbiamo parlato di cose che sembrano straordinarie: possibilità di carriera, esperienze uniche, team affiatati e preparati, leader… Ma queste non sono favole. Possono essere realtà. Proprio come la storia di Sara, di cui non ho ancora sottolineato un dettaglio importantissimo: sai qual è il suo vero obiettivo?Tornare in Italia, dove tutto è cominciato. Proprio così, è partita per imparare come funziona la ristorazione ed è pronta a tornare per portare in Italia quello che ha imparato.Tutto quello di cui abbiamo parlato può essere insegnato, ed è proprio quello che facciamo in Master Restaurant con i nostri corsi. Nel più breve tempo possibile, portiamo chi ha un ristorante (e chi vuole aprirne uno) all’eccellenza, fornendo gli strumenti concreti per raggiungere guadagni del 30% superiori, attrarre più clienti e ottenere il massimo dai propri collaboratori. Come dimostra la storia di Sara e come dicono i nostri studenti:

non c’è altra strada per il successo...bisogna credere in se stessi e investire in una grande avventura di crescita.

Perché la formazione è continua, non può' fermarsi e ti dà modo di conoscere persone, apprendere sempre e aprirti la mente”.

 Ringraziamo Erica Cocetta per la collaborazione.Intervista realizzata da ProntoPro.it

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