Siamo qui oggi con Yasmine Zekri che ci parla della sua professione di cantante e direttrice di coro.
Raccontaci di te e di quello che fai.
Mi chiamo Yasmine Zekri e sono una cantante e direttrice di coro. Mi sono laureata in canto jazz nel 2014 e attualmente frequento il biennio accademico di "Direzione di coro e composizione corale" presso il Conservatorio di Como.
La mia attività lavorativa coinsiste in due ambiti principali: quello didattico e quello performativo. Infatti, lavoro come docente di canto moderno e jazz in diverse scuole di musica e associazioni filarmoniche della provincia di Varese e Milano. In alcune di queste realtà dirigo anche cori e ensemble vocali, in particolare, presso la Filarmonica di Viggiù dirigo il coro "Simple Singers" da ormai quattro anni, con il quale ci esibiamo in concerti gospel-natalizi e pop.
Occasionalmente tengo anche laboratori presso le scuole elementari e medie.
Per quanto riguarda l'ambito performativo, sono impegnata in numerosi progetti musicali, e ho la fortuna e il piacere di occuparmi di tantissimi generi musicali diversi: non mi annoio mai!
Tra tutti, i più interessanti sono sicuramente "Mozaic" e "Humana Vox". Il primo è un quartetto composto da voce, chitarra, basso fretless e batteria, e, se proprio volessimo etichettarono in un genere, rientrerebbe nella fusion: abbraccia jazz, world music, musica popolare di tutto il mondo e molto altro. È un progetto nato dalla mia tesi di laurea, una ricerca sulle influenze tra il jazz e la musica araba, che poi ha preso una direzione decisamente più ampia.
Il secondo progetto citato, "Humana Vox", è invece un ottetto vocale formato dal compositore milanese Andrea Donati, il quale ha scritto un repertorio di musica vocale a cappella di ispirazione spirituale (da inni orfici dedicati agli dei dell'Olimpo fino a parti della Messa come Pater Noster e Kyrie), in lingua latina e uno stile compositivo decisamente originale, che abbraccia antichità e modernità.
Come ti sei avvicinata al mondo della musica?
Sono sempre stata appassionata di musica. In casa avevamo molti CD e cassette di vari generi, dal pop alla musica classica, che ascoltavano i miei nonni e mia mamma. Ho sempre assorbito tutti gli stimoli che ricevevo in casa, il mio amore per le arti e la letteratura viene da lì. Pur non essendo figlia d'arte, devo moltissimo alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto nella mia passione e, ora, professione.
Un'altra figura fondamentale è stata la mia prima insegnante di canto, Jasmine Labianco, che ha sempre avuto fiducia in me e nelle mie capacità. È grazie a lei che mi sono avvicinata al jazz, unico genere allora "assente" in casa mia, e che ho scelto di fare il Conservatorio a indirizzo jazz.
Non è stato di certo semplice fare questa scelta di vita: ho avuto molti dubbi, incertezze e momenti di sconforto (e tutt'ora ne ho!). Sono stata molto fortunata nell'avere vicino persone che credessero in me.
A livello musicale quali sono i generi che apprezzi di più e quali quelli che secondo te hanno un futuro?
Come dice un mio caro amico, nonché chitarrista di "Mozaic" e testimone di nozze di mio marito: "Le etichette si mettono sui prosciutti, non sulla musica". Sono pienamente d'accordo con questa affermazione. Non capisco questo bisogno di parlare sempre di generi, soprattutto ora che le proposte più interessanti sono proprio quelle che esulano dall'essere inquadrabili in una categoria precisa. Se proprio dovessi indicare i generi che preferisco, dovrei comunque utilizzare quei termini vaghi, che vogliono dire tutto e niente, come fusion, o come musica contemporanea... In generale si può dire che prediligo la musica di ricerca, che ha influenze diverse, che prevede sia improvvisazione che momenti scritti. Per fare un esempio, la musica degli Area e di Demetrio Stratos.
Ringraziamo ancora Yasmine per l'intervista, potete trovarla sul suo sito Yasmine Zekri