10 cose che non sapevi sull'architetto del paesaggio

10 cose che non sapevi sull'architetto del paesaggio

Ogni giorno, grazie a ProntoPro, migliaia di clienti riescono a trovare il professionista che stanno cercando, risolvendo piccoli e grandi problemi quotidiani con il loro aiuto. Dagli artigiani della casa agli esperti del benessere e della persona, sono più di 800 i servizi che si possono ottenere su ProntoPro, ma quanti di questi servizi sono davvero chiari e conosciuti a tutti? Abbiamo intervistato Trenti Vivai Piante, azienda specializzata nella progettazione giardini e realizzazione giardini, parchi e verde pubblico, per scoprire di più su una delle professioni più ricercate del momento: l'architetto del paesaggio.

1. Partiamo da una domanda semplice, ma necessaria: che differenza c'è fra un architetto, un giardiniere ed un architetto del paesaggio?

Nel nostro paese la figura professionale del paesaggista non è molto considerata, tranne per alcuni casi isolati. Se tutti conoscono, più o meno, di cosa si occupano gli architetti o i giardinieri, la stessa cosa non si può dire per i paesaggisti. Diciamo che l'architetto del paesaggio è colui che fonde architettura, pianificazione, disegno, storia, ecologia, botanica e sostenibilità per creare nuovi spazi aperti rispettando le caratteristiche naturali e culturali del territorio.

2. Com'è cambiata la vostra professione negli ultimi decenni?

Nonostante ci sia ancora molta confusione sulla professione dell’architetto paesaggista, lentamente l’Italia si sta muovendo verso una piena accettazione di questa professione. Un cambiamento lo abbiamo visto anche in ambito economico-politico: il Bonus Verde 2020.

3. Bonus Verde?

Il Bonus Verde 2020 è una detrazione fiscale al 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e i giardini pensili.

4. Ci sono anche nella vostra professione i trend alla "km zero" oppure fate arrivare le piante da ogni parte del mondo?

Beh, dipende. Per quanto riguarda la nostra esperienza, lavorando soprattutto in Toscana, ci vengono spesso richieste progettazioni in stile mediterraneo, in stile inglese, oppure classici giardini all'italiana. Noi principalmente produciamo piante ornamentali da giardino, ma a volte ci è capitato, per necessità particolari, di comprare alcune varietà provenienti da altre parti d’Italia e d’Europa.

5. Perché dovrei affidarmi a un paesaggista per realizzare il giardino di casa?

Perché un paesaggista è in grado realizzare giardini che siano il prolungamento di un’abitazione privata. Il suo compito è innanzitutto quello di creare continuità e equilibrio fra gli spazi interni e quelli esterni della casa, occupandosi anche di valutare i materiali più idonei per realizzare l’arredo. La sua conoscenza del settore è quindi indispensabile per individuare sia un disegno armonico del giardino, sia la giusta selezione di piante, scegliendo elementi che non siano solo esteticamente attraenti, ma che rispecchino le esigenze ambientali.

6. Quanto fate valere la vostra estetica nella scelta di come realizzare un giardino?

L’estetica di un giardino è molto importante per noi, ma deve risultare compatibile con la sua realizzazione. Un progetto può essere esteticamente molto bello, ma se è irrealizzabile rimane un progetto molto bello su carta.

7. Quali sono le qualità che non possono mancare a un paesaggista?

Deve essere un artista curioso e amante della natura. Deve avere una grande capacità di visione, utile alla progettazione, di pianificazione, utile alla trasformazione di uno spazio in qualcosa di funzionale e caratteristico, di pianificazione dei lavori e di capacità di ottimizzazione delle risorse.

8. Ma cosa fa un paesaggista quando piove?

Prende l’impermeabile! Potrebbe essere una risposta scontata, ma è così! Piove o non piove il sopralluogo va effettuato e il cantiere deve andare avanti. Il paesaggista lavora con piante, esseri viventi che necessitano di specifiche accortezze... Certo, il tempo avverso rallenta i lavori, ma non ferma il paesaggista!

9. Quanto tempo spende un paesaggista davanti alla scrivania e quanto "sul campo"?

Sicuramente la maggior parte del tempo lo si passa in campo o, meglio dire, in cantiere. Solamente la fase di progettazione e di contabilità viene effettuata in ufficio. Il resto del tempo lo si passa a parlare con la committenza in campo, coordinare i lavori, scegliere le piante, ecc.

10. Qual è l'identikit del peggior cliente per un architetto del paesaggio?

L’indeciso. Questa tipologia di cliente non sa quello che vuole e, anche se ti lascia carta bianca per la progettazione, spesso non è soddisfatto delle varie idee proposte perché lui, per primo, non sa quello che vuole.

11. Un'ultima domanda: esiste anche per l'architetto del paesaggio la formula "fighetta" all'inglese?

Landscape Architect.Già la traduzione in inglese di “Architetto del Paesaggio” è stupenda, non credete? Ringraziamo Trenti Vivai Piante per la loro disponibilità.

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