La fotografia come forma di comunicazione

La fotografia come forma di comunicazione

Abbiamo intervistato il fotografo Michele Stellatelli, che ci ha espresso il suo punto di vista sulla funzione comunicativa della fotografia.

1. La fotografia è una forma di comunicazione. Come si riesce a comunicare tramite la fotografia?

Per rispondere a questa domanda bisogna fare un passo indietro, risalire all’essenza della fotografia nel suo confronto con la visione umana. La fotografia si caratterizza (non parlo di bella o brutta) per una marcata semplificazione rispetto all’atto della vista che è mobile, condizionata dai suoni, dall’attenzione, la fotografia fa piazza pulita di questi “disturbi”, ci permette di concentrarci su un’immagine immobile, silenziosa che ci spinge alla analisi serrata di quel piccolo particolare che è la stampa fotografica. Da questo punto di vista il cinema offre un’esperienza più articolata e complessa.Partendo da questa premessa a mio modo di vedere una buona fotografia nasce quando rispecchia fino in fondo la propria natura, si tratta cioè di eliminare il più possibile gli elementi di disturbo del soggetto, prima però il soggetto va individuato dentro di noi, soprattutto va data risposta alla relazione, cioè che sensazioni ci suscita, cosa ci comunica. La fotografia si configura come una ricerca della verità relazionale.

2. È più importante la capacità del fotografo o l'oggetto della foto perchè una fotografia risulti significativa e comunicativa?

Non esistono buoni o cattivi soggetti ma solo fotografi non in grado di mettere a fuoco la relazione con quello che hanno di fronte.

3. Come si misura l'efficacia comunicativa di una fotografia?

In questo caso essendo io un fotografo commerciale devo introdurre un altro elemento: il cliente. L’efficacia si misura sulla capacità di tradurre in immagine la volontà del committente, nel caso della fotografia di ricerca invece l’obiettivo comunicativo viene raggiunto quando nuove strutture formali (colori, luce, composizione, materiali etc.) reinterpretano soggetti già visti, in quanto comunque già presenti ed esaminati.

4. Qual è l'intento comunicativo della tua fotografia?

Cerco sempre un rigore e un ordine formale, la mia fotografia ideale è quella dove il soggetto (anche commerciale) entra in secondo piano rispetto alla struttura grafico/formale, si perde cioè la durezza originaria della fotografia, ineliminabile sino in fondo, in quanto comunque si deve partire da un soggetto reale. Mi piacciono le fotografie dove saltano immediatamente agli occhi i giochi di linee, colori, luci più del soggetto che nel momento in cui viene percepito dopo la struttura risulta anche massimizzato e potenziato.

Ringraziamo Michele per aver condiviso con noi il suo pensiero. Per vedere le sue fotografie visitate il sito www.michelestellatelli.it

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