Arte ed arredamento: un felice connubio

Noi di Pronto Pro oggi abbiamo intervistato per voi Marco Napoletano di Decorazioneperinterni, un artista esperto nell’ambito della decorazioni d’interni per committenti privati ed aziendali. Il tocco d’arte giusto conferisce all’ambiente sensazioni positive e migliora sensibilmente la qualità della vita. La ricerca del gusto estetico più adatto alle nostre esigenze, tuttavia, necessita spesso di una guida.

Come si può creare un connubio perfetto tra arte ed arredamento?

Arte ed arredamento sono da sempre indissolubilmente legati. Basta guardare un qualsiasi film nel quale c’è una scena ambientata, ad esempio, in uno studio legale di grande importanza, in una villa, in un semplice loft o in un normale appartamento. I film mostrano una grande varietà di arredamenti: futuristici, minimali, ricchi di storia, barocchi, neoclassici e così via. Ciò che non mancherà mai saranno i quadri, le sculture e le incisioni appese alle pareti. Mediante gli oggetti d’arte presenti in quella scena il regista racconta il carattere ed il pensiero del protagonista. Negli ultimi 25 anni ho avuto modo di visitare innumerevoli interni, sia di residenze importanti, sia di normali appartamenti. Mi è sempre bastato un solo sguardo per comprendere se chi ci abitava amava il “bello”. Mentre l’arredamento racconta ciò che la persona vuole mostrare di sé, l’arte, invece, racconta i sogni, la parte più inconscia e più poetica della nostra anima. In termini metaforici direi che l’arredamento è l’elegante vestito da sera che una donna indossa, l’arte sono i monili che ha scelto, il suo profumo, il taglio della sua chioma, il sorriso e la malinconia dei suoi occhi. Non dimentichiamo che spesso l’elemento d’arredo - un tavolo, una poltrona, una libreria o una lampada – è un vero e proprio pezzo d’arte. Non esiste una formula assoluta per abbinare alla perfezione questi elementi. Il mio modo di operare è osservare non solo lo spazio a disposizione, ma soprattutto la persona, il committente. Si tratta, in qualche modo, di immedesimarsi e scoprire ciò che fa vibrare le sue corde estetiche. È importante consigliare, seguire la loro visione ed insieme trovare ciò che soddisfi entrambi e più si avvicina alla percezione di felicità che uno spazio può dare. 

Quali sono le principali tecniche che utilizzate nel vostro lavoro?

Sostanzialmente uso la pittura nelle sue innumerevoli tecniche, dalla pittura a fresco a quella a secco, dalle tele ad olio alla tempera su tavola, fino ad arrivare all’acquerello e senza precludermi la possibilità di scolpire o serigrafare. 

Qual è la richiesta più particolare che tu abbia mai ricevuto?

È quella che aspetto, quella ancora non realizzata! Ciò che ancora non ho fatto che mi eccita. In effetti potrei dire che ad oggi il lavoro che ha legato arte e decorazione in modo “particolare” è stata una doppia commissione per le due sedi principali della Vigilanza Group. Il tema sul quale ho lavorato era quello della sicurezza. Ho realizzato per la sede madre di Brescia un polittico di nove quadri (olii su tela) che avevano lo scopo di raccontare storicamente e filosoficamente il concetto di sicurezza nonché sottolineare la capacità dell’azienda di rendere vero il bisogno di sentirsi sicuri. Per la seconda commissione per la sede dell’Aquila ho realizzato quello che un tempo si definiva il “quadro aziendale”. Il quadro aziendale racchiude l’essenza di un’impresa in una sola immagine. Questi lavori mi hanno portato ad un rapporto profondo col committente, fatto di interviste, discussioni e confronti. Alla fine ho realizzato tele che raccontavano di passaggi di conoscenza esoterici, di legami tra L’Aquila a Gerusalemme, del culto di San Michele, dei Titani, dei satelliti e perfino del misterioso percorso architettonico di Brescia, creato sulla base di un esagramma elaborato secondo i principi matematici di Tartaglia. I lavori, infine, sono stati eseguiti rispettando le proporzioni della sezione aurea e la serie numerica di Fibonacci. 

Un paio di esempi di case decorate e ricche di opere degne di nota

  • Interno residenza a Chieti. Sala “Rinascimento”:

Arte interni

  • Interno residenza a Chieti. Corridoio:

Arte interni

  • Interno residenza a Chieti. Sala “Brancusi”:

Arte interni

  • Interno residenza a Chieti. Soffitto “Gazebo”:

Arte soffitti

  • Polittico “Sicurezza”. Brescia:

Arte polittico

  • Trompe l’oeil “La corte”:

Arte Trompe l’oeil

Quali consigli dareste ad un giovane che vuole intraprendere la strada della decorazione d’interni?

Sicuramente consiglio di studiare. E’ un lavoro che racchiude conoscenze tecniche ed artistiche, quindi il percorso formativo dell’istituto d’arte, del liceo artistico e dell’accademia di belle arti è l’ideale. Inoltre, consiglio sempre di trascorrere un periodo di apprendistato in “bottega”, ovvero presso un laboratorio che progetta e realizza decorazioni. Ad ogni modo, è importante essere motivati da una vera e propria passione per questo lavoro e desiderare continuamente di migliorarsi. Creare il giusto dialogo tra funzionalità e gusto estetico è una priorità richiesta da un numero di clienti sempre crescente. Si tratta di un aspetto di estrema importanza soprattutto per le aziende, le quali attraverso la loro immagine comunicano la professionalità e l’efficienza dei loro servizi.

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